Il Festival ha adottato misure a basso impatto ambientale e selezionato per la kermesse ben sette titoli ambientalisti
Sulla Croisette fervono i preparativi per il 74esimo Festival di Cannes, che quest'anno a causa della situazione pandemica è stato posticipato in estate (dal 6 al 17 luglio). L'ambiente e il cambiamento climatico saranno i protagonisti assoluti sia sul grande schermo, con ben sette i titoli sul tema, sia fuori dalla sala. Il Festival ha infatti adottato una serie di misure green, per ridurre la sua impronta ambientale.
La kermesse francese ha sempre avuto un'occhio di riguardo per la tutela del pianeta. Già nel 2007, infatti, invitò Al Gore e il suo "An Inconvenient Truth" ("Una scomoda Verità"), film pionieristico che racconta le conseguenze e gli effetti del riscaldamento globale.
Per portare avanti questo impegno, anche quest'anno il Festival ha selezionato sette film sul tema. A partire da "La Croisade" ("La crociata"), terzo film diretto da Louis Garrel con protagonista la moglie Laetitia Casta, sull'alienazione degli adulti dalle preoccupazioni dei bambini che vogliono salvarsi.
"Marcher sur l'eau" di Aïssa Maïga (attrice francese di origine maliana e senegalese) è un documentario realizzato in Niger per filmare uno dei tanti villaggi vittime del riscaldamento globale; "Invisible Demons" dell'indiano Rahul Jain racconta invece la piaga dell'inquinamento a Nuova Delhi; "Animal" di Cyril Dion è un tour educativo in tutto il mondo da una prospettiva adolescenziale.
E poi ancora "I Am So Sorry" del regista cinese Zhao Liang, un nuovo documentario poetico e stimolante sui pericoli dell'energia nucleare: un viaggio da Chernobyl a Fukushima per mostrare gli effetti sul pianeta. "Bigger Than Us" di Flore Vasseur, coprodotto dalla star francese Marion Cotillard, segue una giovane ragazza indonesiana che lotta contro l'inquinamento da plastica nel suo paese, in un viaggio che la porterà lontano da casa. E infine "La Panthère des neiges" di Marie Amiguet, un film sulla spedizione in Tibet della
regista accompagnata dal fotografo di fauna selvatica Vincent Munier e dallo scrittore d'avventura Sylvain Tesson.
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