Giffoni Film Festival

Carolina Crescentini: "Vengo visto quindi sono. I social? Per alcuni... una malattia!"

L'attrice sul Blue Carpet del Giffoni Film Festival parla ai giovani giurati dell'ossessione web e del mestiere di attore

22 Lug 2017 - 12:33
 © ipa

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Nella sesta giornata della 47esima edizione del Giffoni Film Festival l'Experience Award è andato a Carolina Crescentini. L'attrice ha risposto alle domande dei giovani "giffoners" e ha parlato di social e ossessione da web: "Il mondo dei social ha dinamiche infinite. C'è chi ne fa una malattia. Come ha scritto Bauman, prima ci rappresentava 'Penso dunque sono', ora 'vengo visto dunque sono', anche se l'immagine non corrisponde alla realtà".

La Crescentini, tra i protagonisti del film "Beata Ignoranza", che affronta proprio il tema dei social ha anche aggiunto: "Vale anche per molti di quelli che fanno proclami politici, perché li vedo sul wall, ma non scendono in piazza. Non so chi debba avere diritto di opinione, è una provocazione, ma davvero mi chiedo dove siano quelli che urlano dietro lo schermo del computer. Se fossero in piazza sarebbero cambiate già tantissime cose in questo Paese".
Lodando poi la bella atmosfera del Giffoni: "Qui ci si scambia idee, ci si conosce e si coltivano anche i dubbi, il vero modo per imparare a pensare", definisce i social "terra della vanità" e esorta i giovani che vogliono diventare attori a "Studiare, studiare, studiare e resistere... perché siamo molti più attori che ruoli. Siate sempre convinti di quello che volete fare".

Non parla dei prossimi progetti, ma stando alle notizie uscite ha già completato le riprese de "Il sogno del califfo" di Souheil Benbarka e di una commedia che affronta proprio il tema dell'ossessione da web, "Sconnessi" di Christian Marazziti su una famiglia (fra gli altri interpreti Fabrizio Bentivoglio, Stefano Fresi, Antonia Liskova, Ricky Memphis, Lorenzo Zurzolo, Michela Andreozzi), che grazie a un blackout che blocca internet, ricomincia a parlare. In quanto allle migliori risorse del cinema dice: "C'è una nuova generazione di autori che si sta affermando... con molti siamo cresciuti artisticamente insieme. Penso a Giovannesi, Cupellini, Lorenzo Sportiello". E tra le nuove registe? "Ho amato molto "Miele" di Valeria Golino e i film di Alice Rohrwacher".

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