Dramma sul set di "Rust", Alec Baldwin spara e uccide la direttrice della fotografia
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Sul banco degli imputati al momento c'è Hannah Gutierrez-Reed, responsabile delle armi sul set e spunta un filmato compromettente
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Durante il processo per il caso "Rust" si aggrava la posizione di Alec Baldwin. Un membro della crew infatti, Ross Addiego, ha affermato che l'attore avrebbe insistito per usare una pistola vera. "Amava la sensazione che gli davano gli oggetti di scena dell'eroe della storia". Sul set in New Mexico, nel 2021, la direttrice della fotografia Halyna Hutchins ha perso la vita per un colpo di arma da fuoco sparato proprio per mano dell'attore e produttore del film. Sotto accusa al momento, davanti alla giuria, c'è Hannah Gutierrez-Reed, responsabile delle armi. In un filmato mostrato al processo, tuttavia, emergono scene inquietanti, che comprometterebbero la situazione di Baldwin.
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Stando alle dichiarazioni di Addiego, Baldwin preferiva usare pistole vere e durante il filmato si vede l'attore che estrae l'arma, proprio nello stesso punto in cui, poche ore dopo, avrebbe "ucciso" Halyna Hutchins.
Nel video si può sentire Baldwin dire che avrebbe "tirato fuori" l'arma comunque anche se la scena richiedeva solo che mostrasse il calcio
Ross Addiego, uno dei tre membri della crew, che attualmente stanno facendo causa a Baldwin e ai produttori di "Rust", sostenendo che la morte della Hutchins li ha lasciati con disturbo da stress post-traumatico e ansia, ha affermato anche che "la sicurezza sembrava essere secondaria rispetto alle strette tempistiche della produzione... Perché non ci si poteva permettere di perdere tempo".
Nella sua testimonianza, Addiego ha poi descritto una lunga serie di problemi con la sicurezza accaduti sul set nelle due settimane precedenti l'incidente, diversi da qualsiasi cosa lui avesse mai vissuto nei 100 film a cui aveva lavorato, tra cui "Men in Black 3" e "Terminator 3".
Il set, stando alle sue dichiarazioni, era in uno "stato di caos" nelle settimane precedenti la tragedia. “La priorità era ‘muoviamoci a finire il film, così otteniamo i soldi’. Questa è tutta una questione di produzione, e il signor Baldwin è uno dei principali produttori”.
Baldwin avrebbe detto più volte alla troupe di "muoversi, muoversi, muoversi" e nessuno si sarebbe mai opposto a lui perché era il "grande boss".
Addiego ha anche detto che le riunioni sulla sicurezza avrebbero dovuto svolgersi almeno una volta al giorno, ma sul set di Rust ce n'era stata solo una. Stando alle sue dichiarazioni gli armaioli sono tipicamente alcune delle "persone più attente perché hanno letteralmente la vita delle persone nelle loro mani (...) Non scherzano, rimangono concentrati sul compito da svolgere. La maggior parte di loro sono ex militari o forze dell'ordine e hanno una sorta di passato con le armi da fuoco". Ma Gutierrez-Reed "non era così seria o professionale come sono abituato con gli altri armaioli con cui ho lavorato", avrebbe aggiunto Addiego, sostenendo che avrebbe lasciato le armi da fuoco allentate e sbloccate sulla parte superiore del carrello di scena e tirato fuori i proiettili sciolti da un marsupio.
Alla domanda se la Gutierrez-Reed avesse mai caricato una pistola in presenza della troupe, Addiego ha detto: "Un paio di volte in cui è stata messa nella posizione di ricaricare il più velocemente possibile e restituirla agli attori" e questo sarebbe avvenuto su pressione del primo assistente alla regia Dave Halls e di Baldwin.
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Alec Baldwin era stato inizialmente rinviato a giudizio per omicidio colposo nella morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins. La procura ha lasciato cadere le accuse dopo che la difesa aveva notato che l'arma era stata modificata e che c'erano dunque dubbi che avesse potuto funzionare come doveva all'epoca dell'incidente. Un nuovo processo comincerà a luglio. Lo ha deciso un giudice di Santa Fe in New Mexico. Un gran giurì di Santa Fe aveva incriminato Baldwin a gennaio, dopo che i pubblici ministeri avevano ricevuto una nuova analisi di quell'arma, rinnovando l'accusa originariamente presentata e poi archiviata nell'aprile 2023. L'attore, al momento, rimane libero in attesa del processo a condizioni che includono il non possedere armi da fuoco, il consumo di alcol o l'abbandono del Paese. La selezione della giuria dovrebbe cominciare il 9 luglio, con l'inizio delle testimonianze in programma a partire dall'indomani. Il processo dovrebbe durare otto giorni e concludersi il 19 luglio. Baldwin, attraverso il suo legale Alex Spiro, aveva chiesto di accelerare i tempi e cominciare il processo a meta' giugno: "Sono anni che deve affrontare questa cosa. Chiediamo che si faccia in fretta". L'attore ha sempre sostenuto di non aver premuto il grilletto della pistola da cui è partito il colpo. Se riconosciuto colpevole, rischia però solo 18 mesi di prigione. La sparatoria sul set di Rust risale al 21 ottobre 2021. Con la Hutchins è stato ferito, ma solo in forma lieve, il regista Joel Souza. Alec Baldwin si è dichiarato sin dall'inizio della vicenda non colpevole delle accuse di omicidio colposo.
Nel 2022, un anno dopo la tragedia, Alec Baldwin aveva raggiunto un'intesa con i familiari di Halyna Hutchins, poco prima che l'attore potesse essere accusato penalmente di omicidio colposo. "Abbiamo raggiunto un accordo soggetto ad approvazione del tribunale per il caso di omicidio colposo contro i produttori di 'Rust', tra cui Alec Baldwin e Rust Movie Productions, LLC", aveva detto all'epoca il marito della donna. "Le riprese di 'Rust', di cui ora sarò produttore esecutivo riprenderanno con il cast originale. Non ho alcun interesse in ritorsioni o attribuzioni di colpa (verso i produttori e il signor Baldwin). Tutti noi siamo convinti che la morte di Halyna sia stato un terribile incidente".