Fotogallery - I Cccp sono tornati e fanno sold out
© Guido Harari
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E sulla scia del grande successo del concerto "CCCP in DDDR" si aggiunge una seconda data, lunedì 26 febbraio
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Il live del 25 febbraio a Berlino dei Cccp - Fedeli alla linea ha registrato il sold out in pochi minuti dall'apertura delle prevendite. E sulla scia di un tale successo si è aggiunta una seconda data, lunedì 16 febbraio. I due concerti, che si terranno all'Astra Kulturhaus, vedranno nuovamente insieme sul palco Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici e Danilo Fatur. Ideato e prodotto in collaborazione con Musiche Metropolitane di Luca Zannotti e con BIS (Berlin Italian Shows), "CCCP in DDDR", questo il titolo, sarà un live unico, "che unisce il Punk filosovietico e la musica melodica emiliana nel cuore pulsante della Repubblica Smantellata di Germania Est".
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"Astra Kulturhaus in RAW Gelände a Friedrichshain, avamposto di una Berlino ferroviaria e imperiale, ultimo margine rimasto rudimentale e vivo prima dell'assalto definitivo delle gru e dei grattacieli vetrati. Locali, mostre d'arte, occupazioni, il senso di un assedio", scrivono i Cccp: "Porteremo il nostro Punk filosovietico e musica melodica emiliana, nel pieno cuore della Deutsche Demokratische DISMANTLED Republik, la Repubblica Smantellata di Germania Est: "CCCP in DDDR", appunto. Nessun luogo migliore di quella capitale di crolli e resurrezioni per restituire ciò che ci è stato donato: un pugno di canzoni che cambiano la vita. Nate nei sotterranei delle case occupate, nel buio delle strade lastricate, nelle scritte sui muri, sulle pieghe dei volti: Live in Pankow; Punk Islam; Spara Jurij; Curami. In buona compagnia di altrettante pari".
© Guido Harari
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Il concerto di Berlino è pensato come chiusura della grande mostra ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia "FELICITAZIONI! CCCP - Fedeli alla linea. 1984 - 2024" (aperta fino all’11 febbraio 2024), prodotta e organizzata dalla Fondazione Palazzo Magnani e dal Comune di Reggio Emilia, a 40 anni dalla pubblicazione di 'Ortodossia', primo Ep del gruppo che ha cambiato la scena punk italiana.
Un'esposizione immersiva con video, fotografie, cimeli, installazioni che è il racconto di un'esperienza musicale e artistica unica, dirompente. Furore assoluto. I festeggiamenti per i 40 anni dal primo ep "Ortodossia" continueranno con numerose pubblicazioni discografiche.
L’album “Felicitazioni! Cccp - Fedeli alla linea. 1984 - 2024”, sarà disponibile in versione vinile, cd e box deluxe in edizione numerata e limitata da venerdì 13 ottobre per Universal Music, contiene 18 brani storici e si congiunge alla mostra ripercorrendone le sale e divenendone la traccia sonora e permanente. Si aggiungono le ristampe di tutti gli album in versione rivisitata.
© Michele Lapini
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La mostra è nata grazie al lavoro di archiviazione di Annarella Giudici (definita da Ferretti "Amministratrice delegata ed esecutrice testamentaria dei Cccp"), e resa possibile dai rapporti tornati amichevoli tra lo stesso Ferretti e Zamboni dopo 20 anni.
E Giovanni Lindo Ferretti ("Il riottoso ero io") ammette che la reunion è stata merito suo: “Sono stato io l’artefice. Ci siamo ritrovati per fare un'intervista dei Cccp a casa mia a Cerreto, l'ultimo posto in cui siamo stati insieme e abbiamo fatto delle foto 40 anni dopo. Abbiamo visto il concerto a Melpignano dei Cccp e io sono rimasto frantumato. Fino a due anni fa non avevo mai più rivisto nulla né ascoltato nulla del gruppo. Essere lì con loro e rivivere quell’esperienza è stato sconvolgente. Quel giorno siamo andati a mangiare e a metà pranzo ho detto che sembrava che ci fossimo lasciati la serata prima dopo un concerto e che stessimo facendo colazione". "Da lì abbiamo ritrovato complicità e affetto indefinibili", aggiunge.
Autodefinitosi un gruppo di "musica melodica emiliana" e di "punk filosovietico", i CCCP vennero fondati nel 1982 a Berlino Ovest, dall'incontro tra il chitarrista Massimo Zamboni e il futuro cantante/leader del gruppo Giovanni Lindo Ferretti, entrambi originari della Provincia di Reggio Emilia, e si sciolsero in Italia nel 1990, in contemporanea alla riunificazione tedesca, dopo avere incluso nel gruppo nel 1984 la 'benemerita soubrette' Annarella Giudici e Danilo Fatur, 'l'artista del popolo'.