Il grande esponente della "New Hollywood", 82 anni, fu candidato all'Oscar nel 1971 per "L'ultimo spettacolo". Nel '90 recitò anche nel serial cult "I Soprano"
© Afp
E' morto all'età di 82 anni l'attore, sceneggiatore e regista statunitense Peter Bogdanovich. Tra i suoi successi, lungometraggi come "Ma papà ti manda sola?" e "Paper Moon - Luna di carta". Per "L'ultimo spettacolo", fu candidato all'Oscar nel 1971. Negli anni 90 recitò anche nel serial cult "I Soprano". Il grande esponente della "Nuova Hollywood" è deceduto per cause naturali.
Tra i colleghi della Settima Arte, Francis Ford Coppola si è detto "devastato". "Un grande amico e un campione del cinema con la 'C' maiuscola", ha commentato invece Guillermo del Toro.
Ispirato da "Quarto potere" di Orson Welles, Bogdanovich aveva cominciato la sua carriera come programmatore e critico cinematografico per "Esquire". Trasferitosi a Los Angeles, aveva stretto amicizia con il maestro dell'horror Roger Corman, grazie al quale alla fine degli Anni Sessanta aveva girato i suoi primi film: lo sconfessato "Voyage to the Planet of Prehistoric Women" e il giallo "Bersagli", un omaggio a Boris Karloff.
Il successo arriva nel 1971 con "l'Ultimo Spettacolo", ispirato al romanzo di Larry McMurtry, che conquista otto nomination e due Oscar e che si dimostra anche un inatteso successo commerciale, con 29 milioni di dollari al box office contro poco più di un milione di costi di produzione.
La filosofia di Bogdanovich, ispirata dalla Nouvelle Vague francese, fu chiara fin dagli esordi: tutti i grandi film sono già stati realizzati e ai contemporanei non resta altro che proporre una poetica della nostalgia, rifacendo i grandi e insuperati classici degli Anni Quaranta e Cinquanta. Nacquero così remake originali come "Ma papà ti manda sola?" del 1972, che riprende lo stile di Vincent Minnelli e diventa campione d'incassi ai botteghini. Per Bogdanovich recitano grandissimi nomi: Barbra Streisand e Ryan O'Neal e il film fu più tardi è incluso dall'American Film Institute tra le cento migliori commedie di tutti i tempi.
"Luna di carta", il rifiuto de "Il Padrino" e la vita a casa Tarantino - L'anno dopo è la volta di "Luna di Carta", ispirato al cinema di Frank Capra, con O'Neal nella parte del protagonista accanto alla figlia Tatum, che all'epoca delle riprese aveva appena nove anni e per quel film vinse l'Oscar. Sulla cresta dell'onda, Bogdanovich rifiuta poi film come "Il Padrino", "L'Esorcista" e "Chinatown". Più di recente, la sua filmografia include "Mask" con Cher e "The Cat's Meow" con Kirsten Dunst. Il regista ha avuto anche una parte da attore nei "Soprano" e piccoli ruoli nei "Kill Bill", dopo aver abitato per un anno ospite di Quentin Tarantino.
Chiacchieratissima la vita privata: tra le relazioni che fecero scandalo all'epoca ci fu quella con la Shepherd, che aveva diretto in quattro film e per cui lasciò la moglie e collaboratrice Polly Platt, e con la Playmate Dorothy Stratten che venne poi uccisa dall'ex marito geloso.