Fotogallery - Le immagini di "Inside out 2"
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Tra i doppiatori della versione italiana Pilar Fogliati (Ansia), Deva Cassel (Ennui) e Stash (Lance Slashblade)
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Al cinema arriva "Inside Out 2" e invita tutti, grandi e piccoli, a scoprire nuove emozioni. Dopo il successo del primo film, vincitore del premio Oscar nel 2015, e reduce dall'apoteosi dell'esordio americano, ecco quindi anche nelle sale italiane il secondo capitolo del fortunato film Disney e Pixar, diretto dal regista Kelsey Mann, prodotto da Mark Nielsen. Protagonista, come nel primo film, è sempre Riley, ora adolescente, mentre il Quartier Generale delle emozioni viene improvvisamente demolito per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove emozioni. Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che a detta di tutti gestiscono da tempo un'attività di successo, non sanno come comportarsi quando arrivano Ansia, Invidia, Ennui e Imbarazzo...
A dar voce nella versione italiana alle colorate emozioni sono Pilar Fogliati (Ansia), Deva Cassel (Ennui), Marta Filippi (Invidia), Federico Cesari (Imbarazzo), Sara Ciocca (Riley). Ad arricchire il cast il cameo di Stash che interpreta il ruolo dell'eroe Lance Slashblade. Inoltre, Stella Musy, Paolo Marchese, Melina Martello, Daniele Giuliani e Veronica Puccio tornano nei panni degli amati Gioia, Rabbia, Tristezza, Paura e Disgusto. La sceneggiatura è firmata da Meg LeFauve e Dave Holstein, con un soggetto di Mann e LeFauve, mentre le musiche sono di Andrea Datzman.
"Inside Out 2 si può vedere anche senza aver visto il primo", sottolinea il regista Kelsey Mann che poi spiega così il suo pensiero: "Si tratta di una storia che trova eco nelle persone, veicola messaggi su emozioni forti che trasmettono entusiasmo nei bambini. Ansia, invidia, imbarazzo: i bambini capiscono meglio degli adulti".
Pilar Fogliati dà la voce all'ansia: "Per i bambini di oggi è bello vedere che ci sono tante emozioni e non solo l'angioletto o il diavoletto di quando ero piccola io. L'ansia rappresenta l'ossessione di conoscersi, un'emozione che rende intelligente il lavoro perché significa preoccuparsi dei problemi che non si vedono". Figlia d'arte di Monica Bellucci e Vincent Cassel, Deva Cassel è Ennui: "Annoiarsi è importante, bisogna capire che è positivo. Da giovane non capivo quanto invece sia fondamentale fermarsi e pulire le idee". La giovane Sara Ciocca è Riley: "L'adolescenza è terribile, ti fa vivere un periodo di irrequietezza, cambi umorali continui e repentini che ti scaraventano in una giostra quasi incontrollabile. Spesso si rimane in silenzio perché non si sa cosa dire". Marta Filippi dà la voce all'Invidia: "Non l'ho trovato un personaggio cattivo. È pieno di ammirazione, guarda tutti dal basso verso l'alto. Si sente inferiore e per questo cerca un modello a cui ispirarsi". Federico Cesari invece dà voce all'Imbarazzo: "È importante perché ti fa confrontare con la vera essenza di te". E dopo l'adolescenza qualcuno si domanda già se ci sarà il tempo anche per raccontare la maturità in un terzo film: "Beh, intanto andate a vedere questo secondo - scherza Mann - al momento non ci sono piani ma sono diverse le emozioni che non abbiamo potuto inserire in questo film. Tipo la gelosia gemella dell'invidia". Oppure, come sottolinea Pilar Fogliati: "Dare voce al piacere che si prova nella disgrazia dell'altro".
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"Inside Out" racconta le vicende del Centro di Controllo della mente di Riley, una ragazzina di 11 anni, dove cinque Emozioni sono al lavoro, guidate dalla simpatica e ottimista Gioia che deve garantire la felicità di Riley, che dopo la nascita ha attivato i sentimenti colorando le sue giornate, giallo, blu, verde, viola, rosso.
Paura dona alla ragazza la sicurezza necessaria, Rabbia assicura il senso di equità e giustizia mentre Disgusto impedisce a Riley di avvelenarsi sia fisicamente che socialmente. Tristezza non sa bene quale sia il suo ruolo, ma del resto non è chiaro neanche agli altri.
Tutto è in equilibrio fino a quando Riley si trasferisce con la sua famiglia in una nuova città. A quel punto Gioia e Tristezza finiscono inavvertitamente in un angolo remoto della sua mente, potando con sé alcuni dei suoi ricordi più intensi...