Fotogallery - "The New Toy", guarda alcuni scatti del film
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Presentato ad Alice nella città nell'ambito della Festa del cinema di Roma esce nelle sale italiane il 1 novembre
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Arriva al cinema "The New Toy", campione d'incassi in Francia con Daniel Auteuil ("Sogno di una notte di mezza estate", "In nome di mia figlia") diretto da James Huth. Tratto da un classico della commedia francese, 'Professione… giocattolo' di Francis Veber (1976), il film è stato presentato ad Alice nella città come Proiezione Speciale nella sezione collaterale e autonoma della Festa del cinema di Roma e sarà nelle sale italiane dal 1 novembre. Accanto all’icona del cinema francese, tra gli interpreti anche Jamel Debbouz, indimenticato interprete de "Il Favoloso mondo di Amelie" ma anche di "Indigenes" e il 13enne Simon Faliu.
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Il divario sociale, il re bambino, l’atavica domanda se il denaro possa comprare qualsiasi cosa, il tema della paternità: diversi e sfaccettati sono i temi di "The New Toy", commedia divertente e leggera per tutta la famiglia con protagonista il giovanissimo Simon Faliu, fil rouge tra due mondi completamente lontani e differenti.
Sami (Debboutz) vive felicemente in un quartiere della periferia parigina, con la moglie Alice e circondato da vicini e amici. Tira a campare inventandosi i lavori più ingegnosi… Ma quando trova lavoro come guardiano notturno in un grande magazzino tutto cambierà, perché Alexandre (Faliu) figlio di Philippe Etienne, il proprietario nonché l’uomo più ricco di Francia (Auteuil), lo sceglierà come suo nuovo regalo di compleanno.
"Ho rivisto il film originale con mia moglie, che è anche la mia co-sceneggiatrice", ha detto il regista: "Ho capito allora che potevamo offrire un altro punto di vista su questo argomento. La mia impressione è stata radicalmente diversa da quella che avevo avuto quando l'avevo visto da bambino. Per me, “Le Jouet” di Francis Veber è il suo film più forte e folle. Mi sono reso conto che i temi del film, già attuali all'epoca, lo sono ancora di più oggi: il divario sociale, il re bambino e la domanda se il denaro possa comprare qualsiasi cosa. Allontanandoci dalla durezza dell'originale, volevamo portare il film verso una maggiore umanità e sviluppare il tema della paternità".
"Philippe Etienne, come Sami, ha un rapporto difficile con la paternità", racconta Huth: "Trovo che questo sia un tema universale che mi tocca profondamente. In questa fragilità, c'era un legame interessante tra questi due personaggi così opposti tra loro.
Philippe Etienne ha avuto un rapporto distante e freddo con il padre, è cresciuto in un mondo in cui le emozioni erano completamente inibite e non sa come comunicare i suoi sentimenti più profondi. Imprigionato nella camicia di forza delle sue responsabilità, del suo senso del dovere dinastico, si isola e si sente solo in cima all'Olimpo.
Fragile nei rapporti umani, soprattutto in quello col figlio, è senza dubbio il più forte di Francia quando si tratta di gestire il suo impero.
La bravura di Daniel sta nel dare umanità al suo personaggio. Ci voleva un attore eccezionale per riuscire a trasmettere questa crepa e questa sofferenza dietro la freddezza e la durezza.
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Uno dei temi del film è se il denaro può fare qualcosa. I soldi corrompono le persone e le fanno impazzire Oggi, con i social network, tutto è esponenziale, tutto può cambiare in un secondo e un essere umano può essere colpito in due tweet.
Le riprese Il film è stato girato in un castello a Rochefort-en-Yvelines che non veniva ripreso da molto tempo. È un luogo che di solito viene affittato per ricevimenti e seminari aziendali, ma durante il Covid la troupe ha potuto utilizzarlo ininterrottamente per quindici giorni. I giardini esterni e i boschi circostanti sono stati girati in altri due castelli.