Claudio Abbado, una vita per la musica moderna e i giovani talenti
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Dal debutto nel 1960 alla Scala alla carica di senatore a vita
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Considerato uno dei più fini direttori d'orchestra Claudio Abbado, morto oggi a Bologna a 80 anni, era un artista con uno stile rigoroso e personale; sempre pronto a promuovere la musica moderna e i nuovi talenti. Apprezzato in tutto il mondo, nell'ultimo periodo della sua vita è stato segnato dalla malattia e da una grave operazione che, come ha ammesso lui stesso, gli ha "fatto capire cosa è importante".
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Nato a Milano nel 1933 e figlio del violinista Michelangelo Abbado studia al Conservatorio di Milano fino al 1955 e lavora con l'Orchestra d'archi del padre. Dopo un periodo di formazione a Vienna viene invitato negli Stati Uniti, ma decide di tornare in Europa per debuttare nel '59 a Trieste.
A dargli la fama internazionale nel 1960, all'età di 27 anni, è il suo debutto alla Scala. Nel tempio della lirica ricoprirà il ruolo di direttore musicale dal 1968 al 1986, contribuendo in maniera sostanziale ad ampliarne il repertorio e aprirlo alla modernità. Nel 1989 sarà poi scelto dai musicisti dell'orchestra più prestigiosa del mondo: i Berliner Philarmoniker, con cui rimarrà fino al 2002.
Dal 1986 al 1991 è stato inoltre direttore musicale della Staatsoper di Vienna e Generalmusikdirektor della Città dal 1987, fondandovi l'anno dopo il Festival Wien Modern dedicato alla musica contemporanea. Dal 1994 è anche direttore artistico del Festival di Pasqua di Salisburgo.
Abbado, oltre ad aver sempre scoperto e sostenuto giovani talenti, ha fondato numerose orchestre giovanili: nel 1978 la Ecyo (European Community Youth Orchestra), nel 1981 la Chamber Orchestra of Europe e nel 1986 la Gustav Mahler Jugendorchester. Nel 1992, con la violoncellista Natalia Gutman, crea le Berliner Begegnungen, appuntamento in cui musicisti di lunga esperienza lavorano con giovani compositori.
Il 30 agosto scorso era stato nominato senatore a vita dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. All'atto dell'accettazione dell'incarico parlamentare, Abbado aveva dato una risposta dalla quale traspariva la preoccupazione per il proprio stato di salute. Aveva infatti detto di sperare che le sue condizioni fisiche gli consentissero di onorare con impegno pieno il mandato ricevuto.
A dicembre aveva rinunciato allo stipendio da parlamentare, devolvendolo alla scuola di Musica di Fiesole per finanziare borse di studio. Dieci giorni fa l'Orchestra Mozart, diretta dal maestro, aveva sospeso l'attività e tutti i concerti di Abbado erano stati cancellati.