IL CASO

Colin Firth e la moglie denunciano un giornalista italiano per stalking

La procura di Roma ha chiuso le indagini: il reporter avrebbe più volte molestato la produttrice cinematografica Livia Giuggioli

07 Mar 2018 - 15:15
 © ansa

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Otto mesi di molestie e minacce. Culminate in una denuncia per stalking. Le vittime sono il premio Oscar Colin Firth e la moglie italiana Livia Giuggioli. Secondo quanto riporta il quotidiano "La Repubblica" la coppia sarebbe stata presa di mira da un reporter italiano, che avrebbe inviato alla mail di Firth delle foto che ritraggono nuda la donna. Intanto la Procura di Roma ha chiuso l'indagine a carico del giornalista.

Secondo la ricostruzione fatta dal quotidiano, lo stalking è iniziato a settembre 2016 ed è terminato a maggio del 2017. Pare che il reporter - amico sin dai tempi dell'infanzia della signora Firth, produttrice cinematografica - non volesse essere in alcun modo tagliato fuori dalla sua vita. Così avrebbe cominciato a inviare messaggi in cui minacciava la Giuggioli di "rovinarle la reputazione e il matrimonio".

Fino alla goccia che ha fatto traboccare il vaso: il giornalista avrebbe inviato alla mail di Firth delle foto che ritraggono la donna nuda. La coppia ha deciso così di denunciarlo, anche perché queste continue "aggressioni" li hanno costretti "a cambiare abitudini di vita e vivere nel terrore". Sono quindi partite le indagini coordinate dal pubblico ministero Vittorio Pilla.


I legali del reporter: "Estraneo ai fatti" - Il nostro assistito "è assolutamente estraneo ai fatti che gli vengono contestati tanto da aver già depositato una denuncia a tutela del suo buon nome e della sua onorabilità ciò anche al fine di fornire la sua verità su quanto accaduto". E' quanto si legge in una nota degli avvocati Rosita Vallone e Andrea Ordine riguardo le accuse di stalking al giornalista da parte della moglie dell'attore Colin Firth, Livia Giuggioli. "La ricostruzione della vicenda operata dal quotidiano Repubblica non corrisponde al reale svolgimento dei fatti per come avvenuti. Abbiamo già ricevuto mandato di procedere per la tutela degli interessi e della reputazione del nostro assistito. Non siamo stati informati del rinvio a giudizio del signor Brancaccia, circostanza che apprendiamo oggi dalla stampa", concludono.

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