Tutto esaurito al Forum di Assago per l’unica data italiana del tour mondiale che presenta “Delta”, l’ultimo lavoro della band inglese
di Alessandro Bontempi© ipa
Bentornato banjo. I Mumford & Sons riscoprono la loro anima folk e Milano risponde con un tutto esaurito all'unica data italiana del tour mondiale. E' l'occasione per presentare "Delta", il nuovo album uscito in autunno, ma è anche la celebrazione del decennale di "Sigh No More", disco d'esordio della band e scrigno di alcuni dei pezzi più belli firmati da Marcus Mumford e soci.
La scaletta è un viaggio altalenante tra l’essenza folk più pura, quella racchiusa nel banjo che torna a essere il quinto componente della band, e la sperimentazione rock che in “Wilder Mind” - l’album uscito nel 2015 - ha fatto storcere il naso a molti. “Delta” è un ritorno alle origini, una riscoperta del passato che non rinnega però il cambio di direzione. E così è il concerto.
Si parte con “Guiding Light”, il singolo d’esordio dell’ultimo disco. Poi subito il salto a “Little Lion Man”, “Holland Road” e “The Cave”, la sintesi dell’esordio in chiave acustica. Con “Tompkins Square Park” si apre il capitolo rock e arrivano le chitarre elettriche. Su un palco a 360 gradi al centro del parterre Mr Mumford salta da un lato all’altro e scherza con il pubblico. Invita tutti ad accendere la luce dei cellulari per lanciare “Believe”, poi si butta tra i fan e inizia una folle corsa che lo porta fino al secondo anello del Forum.
Il gran finale è con “I Will Wait” e “Delta”, title track dell’album. Ancora una volta passato e presente uniti da quell’ossessione quasi maniacale per la perfezione nelle armonie che nei live esprime tutta la sua potenza.