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La musica italiana si è riunita a Verona per "Invito al viaggio", un grande evento dedicato al cantautore
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Cinquantatrè voci della musica italiana si sono intrecciate all'Arena di Verona per ricordare Franco Battiato, scomparso lo scorso maggio. Un concerto-tributo sold out in cui gli artisti si sono passati il testimone, interpretando i brani del cantautore. Tema della serata è stato "Invito al viaggio" e, tra musica e poesia, Battiato è tornato ancora una volta al centro in scena attraverso i suoi testi.
A rendergli omaggio sul palco Morgan ("Come un cammello in una grondaia"), Emma ("L'animale"), Simone Cristicchi ("Lode all'inviolato"), Paola Turci, Gianni Morandi e Mahmood ("No time no space"). E ancora i Bluvertigo ("Shock in my Town"), Carmen Consoli ("Tutto l'universo obbedisce"), Jovanotti ("L'era del cinghiale bianco), Angelo Branduardi ("Il Re del mondo"), Max Gazzé ("Un'altra vita") e Alice ("Io chi sono", "Prospettiva Nevski" e "La cura").
La lista di ospiti era lunghissima (tra questi anche Fiorella Mannoia, Baustelle, Gianni Maroccolo, Giovanni Caccamo, Colapesce e Dimartino, Gianna Nannini e Vasco Brondi ), accolti sul palco dal padrone di casa Umberto Broccoli. "I veri viaggiatori sono quelli che partono per partire, cuori leggeri che non si allontanano mai dal proprio destino, uomini che, senza sapere perché ogni volta riprendono il viaggio. Questi sono i viaggiatori di Baudelaire che Franco ha sicuramente presente quando immagina le note di questa canzone", ha esordito Broccoli riferendosi al tema dell'evento.
"Abbiamo cercato di rappresentare il repertorio di Franco nella sua ampiezza e con un bel distillato, con estratti dalle opere liriche, dai film, dalla parte più sperimentale e ardita degli anni Settanta. Poi c'è il pop, che naturalmente la fa da padrone", ha raccontato Francesco Cattini, manager di Battiato e tra gli organizzatori del concerto
Presente anche Caterina Caselli, che ha ricordato così l'amico e collega : "Nella scaletta di questa serata c'è Franco nei suoi molteplici linguaggi musicali e non. C'è tutta la sua fantasia e tutta la sua creatività. C'è rispetto e attenzione per quello che esprimeva Franco, anche nel rigore degli arrangiamenti".
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