1° maggio, il Concertone sotto la pioggia
© Ansa | Ligabue
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Ambra: "Voglio proporre uno scambio: riprendetevi le vocali in fondo alle parole al femminile, ma ridateci il 20% di retribuzione". Il fisico Rovelli attacca Crosetto su guerra e armi
La pioggia non ha fermato il popolo del Concertone del Primo Maggio. In piazza San Giovanni a Roma trecentomila persone hanno sfidato anche il clima: un tappeto di ombrelli e di mantelle colorate ha accolto sul palco Ambra Angiolini (alla sesta conduzione consecutiva) e Fabrizio Biggio. E poi tutti cantare con Ligabue, Emma, Lazza, Francesco Gabbani, Matteo Paolillo (Mare Fuori), Levante, Ariete, Mr. Rain, Tananai, Coma--Cose, Piero Pelù con Alborosie, Mara Sattei, Rocco Hunt.
E' stata l'Orchestraccia a dare il via ufficiale alla diretta tv del Concertone con una versione rivisitata dell'Inno d'Italia prima e con l'immancabile Bella Ciao poi. La band di artisti, capitanata da Marco Conidi, è stata la prima a raccogliere l'iniziativa lanciata poco prima dal palco da Ambra Angiolini ai ragazzi in piazza di aiutare ad aggiornare la Costituzione, alla quale i sindacati hanno scelto di dedicare questa edizione della manifestazione, con l'hashtag #ildirittochemimanca. L'Orchestraccia chiede che gli artisti siano considerati addetti alla cultura e non addetti alla svago.
Il Concertone si è aperto con il ricordo di Ambra Angiolini di Lorenzo Parelli, vittima nel gennaio del 2022, di un incidente durante l'alternanza scuola-lavoro nella provincia di Udine. Più tardi, è stato il momento di rivolgere un pensiero a Barbara Capovani, la psichiatra uccisa nei giorni scorsi a Pisa da un suo paziente. La sua foto è comparsa sui maxischermi subito prima dell'esibizione di Mr. Rain con "Fiori di Chernobyl".
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"Avvocata, ingegnera, architetta. Tutte queste vocali in fondo alle parole sono, saranno armi di distrazione di massa? Ci fanno perdere di vista i fatti e i fatti sono che una donna su cinque non lavora dopo un figlio, che guadagna un quinto in meno di un uomo che copre la stessa posizione. Non lo diceva già la Costituzione nel 1948 che la donna doveva avere gli stessi diritti dell'uomo nell'art. 36?". Ambra, dal palco del concerto del Primo Maggio a Roma, dove la pioggia è tornata a cadere incessante, punta il dito contro le disparità di genere. "Che ce ne facciamo delle parole? - incalza la conduttrice - Voglio proporre uno scambio: riprendetevi le vocali in fondo alle parole al femminile, ma ridateci il 20% di retribuzione. Pagate e mettete le donne in condizione di lavorare. Uguale significare essere uguale, e finisce con la e".
Tra gli interventi più "polemici" sul palco del concertone c’è' stato quello del fisico Carlo Rovelli, che è andato all'attacco delle spese militari e dei "piazzisti di strumenti di guerra" che costruiscono strumenti di morte "per ammazzarci l'un l'altro". "La tensione internazionale non è mai stata così alta come adesso", ha detto il divulgatore scientifico e poi ha puntato, pur senza nominarlo direttamente, il dito contro il ministro della Difesa Guido Crosetto, che in passato è stato presidente della Federazione aziende italiane per l'aerospazio, la difesa e la sicurezza: "In Italia, il ministro della Difesa è stato vicinissimo a una delle più grandi fabbriche di armi nel mondo, Leonardo".
Ligabue: "Nessuno deve cancellare la tua storia - Tra i più attesi, Luciano Ligabue è stato accolto da un bagno di folla. "Dieci anni fa ho scritto un pezzo sugli effetti della droga piu' vecchia del mondo. La droga più vecchia del mondo non è chimica, è mentale ed è la smania di potere". Così il rocker di Correggio ha iniziato il suo show 17 anni dopo l'ultima esibizione. "In genere chi più ne ha più ne vuole e spesso, come quasi ogni tossico, è capace di qualunque cosa pur di non andare in crisi d'astinenza", ha spiegato. "Però di fronte alle overdose di un certo potere, agli abusi di cui e' capace, serve un altro potere, quello di far sentire la tua voce e non permettere a nessuno, per esempio, di provare a cancellare la tua storia e riscriverla come gli pare, di non permettere a nessuno di provare a toglierti il diritto di amare, certo, sempre in modo consenziente, ma di amare chi ti pare, come ti pare, quanto ti pare e mettere su la famiglia che ti pare e magari riuscire a mantenerla con un salario decente".