L'artista torna ad attaccare il collega, che il 17 maggio uscirà con un disco intitolato "Altrove" (cavallo di battaglia di Morgan)
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Morgan è stato uno dei protagonisti indiscussi del Concertone del Primo Maggio e come spesso accade la sua presenza è stata accompagnata da qualche polemica. Nonostante il momento di festa, infatti, l'artista ha colto la palla al balzo per attaccare Ultimo dopo che due settimane fa l'aveva accusato di plagio per aver intitolato il suo disco "Altrove": "Se vuole imparare a suonare posso dargli ripetizioni gratis"
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Al Concertone del Primo Maggio Morgan si è trovato in scaletta con Ultimo, che il 17 maggio pubblicherà il suo nuovo disco "Altrove". La scelta di intitolare l'album come il suo cavallo di battaglia aveva mandato su tutte le furie Morgan, che aveva gridato al plagio. Durante un'intervista rilasciata a "Open" alla vigilia del Primo Maggio, l'artista non aveva perso occasione di attaccare nuovamente il collega: "Ho sentito delle cose sue al pianoforte. Non ci siamo, è musica che non merita di essere considerata interessante. Rispetto il ragazzo, se vuole imparare a suonare posso anche fargli gratis delle lezioni, non è un problema". Ritornando poi alla polemica sul disco di Ultimo, il cantautore ha aggiunto: "Tutti i titoli, non solo il mio, sono canzoni già edite. Non sono cover, sono titoli copiati. A me non interessano i diritti, non li voglio. Ti sto dicendo di essere originale, di non stare a vedere le idee degli altri: hai vent'anni, dovresti essere un vulcano di idee".
La partecipazione di Morgan al Concertone del Primo Maggio aveva creato qualche problemi anche in tribunale. Il giorno prima sarebbe infatti dovuto comparire a Imperia per il processo di diffamazione contro Bugo, per i fatti avvenuti a margine del Festival di Sanremo del 2020 e della loro storica lite in diretta. Il legale di Morgan, Rossella Gallo del Foro di Milano, aveva però presentato istanza per legittimo impedimento dovuto a motivi di lavoro. Il giudice aveva rigettato la richiesta e fatto rilevare che l'impegno professionale è stato volontariamente assunto da Morgan, malgrado fosse a conoscenza della data dell'udienza.
Al centro della causa legale in corso tra i due artisti ci sono gli epiteti rivolti da Morgan a Bugo nel contesto di interviste televisive e in occasione della conferenza successiva alla finale del Festival di Sanremo del 2020. Nel corso dell'udienza, difeso dall'avvocato Donatella Cerati, Bugo (che lo scorso febbraio aveva rifiutato il risarcimento e le scuse del collega) ha ricordato come i dissapori con Morgan fossero sorti ben prima dell'esibizione sanremese: "Ho pensato che la canzone fosse perfetta da cantare con Morgan e quando gliel'ho proposto, lui ha accettato. E' stata una mia decisione scegliere lui per partecipare al Festival. Mi sono accorto che a metà dicembre, dopo l'annuncio della nostra selezione alla kermesse, qualcosa non funzionava. C'erano già stati dei battibecchi. Poi i problemi si sono intensificati e diventati quasi giornalieri". Bugo ha anche ricordato come molti problemi fossero legati alla serata delle cover: "L'orchestra ha rifiutato la partitura di Morgan per undici volte, il tempo per le prove è quindi stato limitato. Questo ha creato continui malumori e Morgan dava la colpa all'orchestra, perché per lui le partiture erano corrette".