COMPOSITORE E ARRANGIATORE

Coronavirus, addio a Detto Mariano: arrangiò i grandi successi di Celentano, Mina e Battisti

Il compositore è morto a 82 anni dopo aver contratto il virus. Firmò anche moltissime colonne sonore di commedie di grande successo degli anni 80, da "Il bisbetico domato" a "Il ragazzo di campagna" ed "Eccezzziunale... veramente"

25 Mar 2020 - 15:37
Detto Mariano, con Marisa Sannia, Don Backy e Ornella Vanoni, al Festival di Sanremo del 1968 © LaPresse

Detto Mariano, con Marisa Sannia, Don Backy e Ornella Vanoni, al Festival di Sanremo del 1968 © LaPresse

E' morto a Milano, a 82 anni, Detto Mariano. Compositore, paroliere e arrangiatore, ebbe un lungo sodalizio con Adriano Celentano, diventando l'arrangiatore ufficiale del Clan. Ma lavorò anche con Mina, Lucio Battisti e tanti altri. Negli anni 80 si dedicò anche alle colonne sonore, firmando, tra le altre quelle di film popolarissimi come "Il bisbetico domato", "La casa stregata" e "Il ragazzo di campagna". 

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"Canzone", "L'immensità", "Il ragazzo della via Gluck", "Insieme", "Emozioni", "Nel sole". Sono solo alcuni dei grandissimi successi dietro i quali c'è il lavoro di Detto Mariano, in veste di paroliere, compositore o arrangiatore. Nato a Monte Urano, in provincia di Fermo il 27 luglio del 1937, Mariano Detto (il suo vero nome), dopo un inizio difficile come musicista vede cambiare la sua vita nel 1960, quando durante il servizio militare incontra una recluta particolare... il suo nome è Adriano Celentano. Il Molleggiato  gli propone di entrare come tastierista nel suo gruppo, I Ribelli. E per questo Mariano si trasferisce a Milano. 

Quando nasce il Clan di Celentano Mariano ne diventa l'arrangiatore ufficiale. Il sodalizio dura quasi dieci anni e si interrompe a causa della rottura burrascosa tra Celentano e Don Backy, di cui Mariano aveva curato la gran parte della produzione, a partire dal brano simbolo, "L'immensità". Dal 1968 inizia così a lavorare con altri artisti, tra cui Lucio Battisti, Mina, Al Bano, I Camaleonti e l'Equipe 84.  Negli anni 70 torna a lavorare con il Clan (sua la colonna sonora di "Yuppi Du") e compone alcune delle sigle più celebri dei cartoni animati del periodo, come "Mazinga Z", "Judo Boy", "Gundam", "Astroganga" e "Temple e Tam Tam". 

Il decennio successivo è quello delle colonne sonore. Sono sue quelle di gran parte delle commedie italiane che sbancano al botteghino. Le musiche dei film di successo di Celentano e Renato Pozzetto, da "Il bisbetico domato" a "Qua la mano" e "Asso", da "Mia moglie è una strega" a "La casa stregata" e "Il ragazzo di campagna", sono sue. Ma anche quelle di "Eccezzziunale... veramente", "Ratataplan" e "Spaghetti a mezzanotte". 

Nel 2006 è stato insignito del "Leone d'oro alla carriera". 

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