LETTERA APERTA

Coronavirus, l'appello di Celentano ai giovani: "Ammucchiarsi non è una prova di forza, ma follia di massa"

"Abbiamo un traguardo da raggiungere. Forse il più importante della storia. Perché sarà quello della vittoria. E il modo per vincere lo conosciamo: dobbiamo rispettare al 100% le regole", ha detto

12 Ott 2020 - 07:59
 © ansa

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Un testo in video rivolto a quei giovani che non rispettano le regole sul distanziamento sociale e in cui ringrazia ancora una volta i medici "per averci tenuto per mano" fino a qui. E’ quanto pubblicato da Adriano Celentano sulle sue pagine Instagram e Facebook. Il cantante ha rivolto un appello ai ragazzi chiedendo loro di non ammucchiarsi.

"Ehi ragazzi. Credo sia arrivato il momento di darci una mossa! Mi rivolgo soprattutto ai giovani. Quei giovani che di giovane hanno soltanto il fisico, ma per il resto… sono troppo vecchi per il mio carattere", si legge nel testo.

"Dovete scusarmi - continua Celentano - ma è una cosa che ho sempre pensato fin da quando ero fisicamente-giovane come voi. Oggi ho 82 anni e voi, per l'età che ho, dovreste portarmi in braccia e accarezzarmi come si fa con i bambini piccoli perché solo accarezzando me, riuscirete a schivare le colossali stronzate che dicono i negazionisti e non mi riferisco solo a quelli che criminosamente negano lo sterminio ebraico perpetrato dal nazismo e tanto meno di riferisco ai dibattiti medico-televisivi". 

"Meno male che ci sono i medici - aggiunge -, se non ci fossero loro a tenerci per mano in questa drammatica attraversata, saremo ancora più sbandati di quei giovani. Per cui i veri negazionisti siete "quei giovani" che senza mascherina, per esibire una prova di forza, a dir poco insensata, vi radunate in pericolose ammucchiate senza un minimo di distanza, respirandovi addosso qualunque cosa. E questo lo chiamate coraggio? No. Questa è pura follia di massa. Certo non bisogna farsi prendere dal panico, come giustamente dicono i medici, bisogna uscire di casa e socializzare, non smettere di studiare, lavorare, fare tutto come se il virus non ci fosse, perché se l'economia crolla, non moriremo solo di virus, ma anche di fame". 

"Per cui - conclude - abbiamo un traguardo da raggiungere. Forse il più importante della storia. Perché sarà quello della vittoria. E il modo per vincere lo conosciamo: dobbiamo rispettare al 100% le regole indicate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Lo dobbiamo assolutamente fare. Altrimenti ragazzi che vi ammucchiate, non avete la più pallida idea di quello che ci potrebbe accadere. Ma io mi fido di voi!" 

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