Il saluto del cantante sardo al padre Tonino, morto a 64 anni a causa del Covid: "Ho sempre visto mio Babbo come Highlander"
Con un lungo messaggio postato sui social, Valerio Scanu ha salutato suo padre Tonino, morto a 64 anni a causa del Covid. "Babbo mio, la gratitudine di essere tuoi figli è molto più forte della morte e del dolore che ora ci sta soffocando", ha scritto nel toccante post. Il cantante sardo ha anche ringraziato lo staff medico dell'ospedale Mater Olbia che ha assistito suo padre: "Siete stati comunque i miei grandi eroi".
"Quando tutto è iniziato il mio più grande terrore era proprio che si arrivasse a questo punto. Ho sempre visto mio Babbo come Highlander, la persona più buona ma anche più forte del mondo. L’uomo che in ogni situazione sapeva prendere le redini e gestirle al meglio, anche le più drammatiche. Trovandoci così, senza che lui potesse proteggerci e tutelarci, mi è venuto da pensare: 'Ma queste cose le ha sempre fatte Babbo, non posso, non sono in grado io, ora'", ha esordito Scanu.
Il ringraziamento allo staff medico - Il cantante ha poi ringraziato medici e infermieri: "Devo fare dei doverosi ringraziamenti a tutto lo staff medico e infermieristico del Mater Olbia che in questo periodo ha sempre avuto cura di Babbo. Un grazie ai dottori Formicola, Pulzone, Sechi, Piras, Grande, Jovanovic, Oggiano, coi quali mi sentivo per i quotidiani aggiornamenti. Siete stati, comunque, i miei grandi eroi".
Nel post, un pensiero anche per la sua famiglia: "Grazie alla mia famiglia che anche in questa occasione si è dimostrata più grande e solida di quanto non lo sia sempre stata".
"Questa emergenza sanitaria non aiuta di certo a sopportare questo dolore. So bene che in tanti sareste voluti venire per dare l’ultimo saluto a mio padre ma non posso permettere che altre persone rischino di passare le sue stesse sofferenze. Babbo direbbe e farebbe la stessa cosa. Con grande difficoltà faccio appello alla responsabilità di tutti e vi dispenso dalle visite e dalla partecipazione ai funerali", ha concluso.