Il cantautore racconta il trauma dell'attrice dopo "Ultimo tango a Parigi"
Non solo Hollywood. Anche l'Italia si indigna con Bernardo Bertolucci per la famosa scena dello stupro in "Ultimo Tango a Parigi". Cristiano Malgioglio difende infatti l'amica di sempre Maria Schneider e attacca il regista: "Maria non voleva fare quella scena perché non era inclusa nel copione: nella sua ingenuità è stata violentata. Maria era un angelo che è stato ferito".
Malgioglio è stato molto amico dell'attrice, che ha intervistato anche per il quotidiano Libero nel 2007 e che in tempi non sospetti manifestava il suo rancore per il regista: "Maria è morta con questo dolore - ha raccontato Cristiano all'AdnKronos - E' stata distrutta da questo film, anche se le ha dato pubblicità mondiale. Sono felice che ora molte star americane accusino Bertolucci di aver fatto girare a sua insaputa, ad una ragazza appena 18enne, una scena come quella. Una scena che purtroppo l'ha resa celebre, ma che ha fatto scandolo in tutto il mondo".
Malgioglio ricorda anche di una sera a cena, quando facendo zapping trovarono su un canale il film: "Mi fece cambiare subito canale e scoppiò a piangere dicendo: 'Questo film è stata la rovina della mia vita e le lacrime che io ho versato per quella scena erano vere. Per calmarmi Marlon Brando mi accarezzava i capelli'...". Il cantautore spiega anche che il sogno della Schneider era quello di lavorare con Tornatore: "Aveva bisogno di un film forte e importante per dimenticare 'Ultimo Tango'...".