Il divo hollywoodiano aiuta Re:Wild a raccogliere 43 milioni di dollari per finanziare una serie di progetti, tra cui il ripristino dell’isola Floreana, che ospita 54 specie minacciate, e reintrodurre 13 specie estinte localmente
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Nemmeno il tempo di scoprirlo e subito si è dato da fare: la famosa formazione rocciosa "Arco di Darwin" al largo delle isole Galapagos, è crollata a causa dell'erosione naturale e Leonardo DiCaprio si è impegnato a raccogliere 43 milioni di dollari (circa 35 milioni di euro) per le operazioni di conservazione ad ampio raggio dell'arcipelago nell'Oceano Pacifico.
DiCaprio aiuta l'associazione Re:Wild a raccogliere i fondi per finanziare una serie di progetti, tra cui il ripristino dell’isola Floreana, che ospita 54 specie minacciate, e reintrodurre 13 specie estinte localmente, tra cui il primo tordo beffardo descritto da Charles Darwin. I 43 milioni serviranno anche per prevenire l’estinzione dell’iguana rosa, che vive su un vulcano attivo sull’isola Isabela e per rafforzare le misure di protezione delle risorse marine delle Galapagos per migliorare il capitale naturale dell’ecoturismo.
DiCaprio si è alleato con l'organizzazione Re:wild - della quale è anche uno dei fondatori - per realizzare questo progetto, così come la stessa star spiega su Twitter: "Più della metà delle restanti aree selvagge della Terra potrebbero scomparire nei prossimi decenni se non agiamo in modo deciso. Questo è il motivo per cui oggi sono entusiasta di lanciare @Rewild - scrive - per aiutare a proteggere ciò che è ancora selvaggio e ripristinare il resto".