CITATE DA TUTTI

Da "La cura" a "Centro di gravità permanente", ecco le frasi "eterne" (e più belle) delle canzoni di Battiato

Amore, malattia, ricerca di un equilibrio, ognuno di noi si è ritrovato e riscoperto nelle sue canzoni...

18 Mag 2021 - 11:48
1 di 12
© Tgcom24
© Tgcom24
© Tgcom24

© Tgcom24

© Tgcom24

Poeta e filosofo oltre che cantante Franco Battiato ha scritto brani indimenticabili, i cui testi toccano la profondità dell'essere umano. Amore, malattia, ricerca di un equilibrio, senso irrimediabile di smarrimento, il viaggio dell'io verso l'assoluto... ognuno di noi si è ritrovato e riscoperto nelle sue canzoni,  che hanno la rara capacità di trasportare territori inesplorati fuori e dentro di noi. Ecco una selezione di frasi e citazioni da alcuni dei suoi successi maggiori, con i quali rendiamo omaggio ad un grande Mestro di vita. 

La Cura
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo
Dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare
E guarirai da tutte le malattie
Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te

La stagione dell'amore
La stagione dell'amore viene e va
All'improvviso senza accorgerti la vivrai, ti sorprenderà
Ne abbiamo avute di occasioni
Perdendole, non rimpiangerle, no non rimpiangerle mai
 

E ti vengo a cercare
E ti vengo a cercare
Anche solo per vederti o parlare
Perché ho bisogno della tua presenza
Per capire meglio la mia essenza.
(...)
Questo secolo oramai alla fine
Saturo di parassiti senza dignità
Mi spinge solo ad essere migliore
Con più volontà

Gli uccelli
Volano gli uccelli volano nello spazio tra le nuvole
Con le regole assegnate a questa parte di universo
Al nostro sistema solare
Aprono le ali
Scendono in picchiata, atterrano meglio di aeroplani
Cambiano le prospettive al mondo
voli imprevedibili ed ascese velocissime
Traiettorie impercettibili
Codici di geometria esistenziale

Povera Patria
Povera patria schiacciata dagli abusi del potere
Di gente infame, che non sa cos'è il pudore
Si credono potenti e gli va bene quello che fanno
E tutto gli appartiene
Tra i governanti quanti perfetti e inutili buffoni
Questo paese è devastato dal dolore
Ma non vi danno un po' di dispiacere
Quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà non cambierà
No cambierà forse cambierà

Bandiera bianca
Mr. Tamburino non ho voglia di scherzare
Rimettiamoci la maglia i tempi stanno per cambiare
Siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro.
Per fortuna il mio razzismo non mi fa guardare
Quei programmi demenziali con tribune elettorali
E avete voglia di mettervi profumi e deodoranti
Siete come sabbie mobili tirate giù uh uh
C’è chi si mette degli occhiali da sole
Per avere più carisma e sintomatico mistero
Uh com’è difficile restare padre
Quando i figli crescono e le mamme imbiancano.
Quante squallide figure che attraversano il paese
Com’è misera la vita negli abusi di potere

Up patriots to arms  
L'impero della musica è giunto fino a noi
Carico di menzogne
Mandiamoli in pensione i direttori artistici
Gli addetti alla cultura
E non è colpa mia se esistono spettacoli
Con fumi e raggi laser
Se le pedane sono piene
Di scemi che si muovono
Up patriots to arms, engagez-vous
La musica contemporanea, mi butta giù”

Centro di gravità permanente
Una vecchia bretone
Con un cappello e un ombrello di carta di riso e canna di bambù
Capitani coraggiosi
Furbi contrabbandieri macedoni
Gesuiti euclidei
Vestiti come dei bonzi per entrare a corte degli imperatori
Della dinastia dei Ming
Cerco un centro di gravità permanente
Che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente
Avrei bisogno di
Cerco un centro di gravità permanente
Che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente
Over and over again

 

Prospettiva Nevski
E studiavamo chiusi in una stanza
La luce fioca di candele e lampade a petrolio
E quando si trattava di parlare
Aspettavamo sempre con piacere
E il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba
Dentro l’imbrunire
E il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba
Dentro l’imbrunire

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri