Le nuove uscite nel weekend estivo più vacanziero dell'anno arrivano dal Locarno Film Fest, "Il mostro della cripta" e "Free Guy - Eroe per Gioco"
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Da sempre il weekend della metà di agosto non è propriamente favorevole alle novità cinematografiche. Poche le uscite viste le temperature e il dolce far niente, i classici spostamenti turistici, le città vuote, le arene estive più appetibili. Due film "coraggiosi" però arrivano in sala per la nuova stagione targata green pass: "Il mostro della cripta" di Daniele Misischia, firmato produttivamente dai Manetti Bros. e "Free Guy - Eroe per Gioco" di Shawn Levy con Ryan Reynolds.
Un trionfo pop di jeans, felpe, camicie a quadrettoni, look ispirati a Madonna, walkman e Vhs, citazioni da Shining, poster dei Goonies, Ritorno al futuro e Karate Kid, riferimenti musicali come Blue Oyster Cult e "Boys" di Sabrina Salerno. Ci si immerge negli anni 80 per l'opera seconda di Daniele Misischia, che dopo un esordio tutto ambientato in un ascensore assediato dagli zombie, "The End? L'inferno fuori" (2018), ripercorre l'horror comedy in "Il mostro della cripta", che ha debutta in prima mondiale al Locarno Film Festival.
Anche stavolta a produrre sono i Manetti Bros, che dopo aver premiato nel 2013 Misischia per un corto al FI-PI-LI Horror Festival di Livorno, avevano subito scommesso sul suo talento, prendendolo in squadra come operatore e regista di seconda unità nelle serie "Il Commissario Rex" e "L'ispettore Coliandro". In questo secondo film i due fratelli cineasti hanno affidato a Misischia una loro sceneggiatura da anni in cantiere. Siamo nel 1988 e il giovane Giò (Tobia De Angelis) vive immerso nel suo mondo a fumetti e adora gli albi del "mostro della cripta" scopre che una serie di efferati crimini della realtà sembrano riprodurre in fotocopia le storie create dal suoi idolo, il fumettista Diego Busirivici (Lillo Petrolo). Insieme a una banda di amici si getta a capofitto in un'avventura micidiale.
"E' un'avventurona horror comica, come grandi film di quegli anni, da quelli girati o prodotti da Spielberg, ma fa venire in mente anche alcune storie del più grande di tutti Stephen King, per la fantasia adolescenziale che diventa realtà", raccontano i Manetti, rivelando. "Parla di noi, che abbiamo realmente vissuto in quegli anni facendo con le telecamerine cortometraggi orrendi. E' un film di quelli che il cinema italiano faceva e che ora non fa più".
Guy è un "npc" cioè un "personaggio non giocante", quelli che nei videogame vediamo sullo sfondo, in un universo parallelo calmo e ripetitivo non turbato da inseguimenti, sparatorie, apocalissi assortite intorno a loro. Guy è il bancario abitudinario in camicia blu nel videogame Free City, ottimista e sorridente eroe improvvisato impersonato da Ryan Reynolds in "Free Guy - Eroe per Gioco". L'action comedy fantasy di Shawn Levy ("Una notte al museo") arriva al cinema dopo l'anteprima in Piazza Grande al Locarno Film Festival. "C'è un film che amo, Oltre il giardino, con Peter Sellers. Ha costituito il primo passo per entrare nel mondo di questo personaggio. Ed è molto appagante interpretare un eroe così puro e innocente, in fondo è come un adulto di 4 anni. Trovo esaltante avere la possibilità di esplorare un mondo con occhi nuovi. E' l'esperienza che compie Guy, filtrata dalla commedia l'ironia e un po' di cinismo", spiega Reynolds.
Nella storia il tranquillo e sereno Guy, prende coscienza di non vedere ciò che accade realmente a Free city, quando incontra la coraggiosa e affascinante Motovgirl. Uno shock che lo porta a voler 'sistemare' a suo modo il proprio mondo, trasformandosi in un atipico eroe. Un cambiamento che rischia di far naufragare i piani per il lancio di un nuovo iperviolento videogioco programmato dalla Soonami, la società di videogame del cinico e avido Antwan (Taika Waititi). Free Guy "è come un antidoto a quello che abbiamo vissuto negli ultimi mesi. Il film è un omaggio alla speranza e alla necessita' di mantenere un po' di innocenza in un mondo molto cinico", ha spiegato il regista.