La cantante diventò famosa nel 2001. E' nella lista civica a sostegno del candidato del centrosinistra Paolo Pilotto
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Diventata famosa con il tormentone "Tre parole", Valeria Rossi ha fatto cantare l'Italia nell'estate 2001. Da qualche tempo lavora all'anagrafe di Monza e ora si butta in politica: è tra i candidati al consiglio comunale della cittadina brianzola che andrà al voto il 12 giugno, nella lista civica Monzattiva che sostiene il candidato del centrosinistra Paolo Pilotto.
Nel 2001 Valeria Rossi trionfò al Festivalbar come rivelazione, il suo brano scalò le classifiche italiane diventando un tormentone senza tempo con oltre centomila copie vendute che la catapultarono all'improvviso nel mondo dello spettacolo: ben due dischi di platino e seconda solo a Kylie Minogue nella classifica dei singoli più venduti di quell’anno.
Un successo travolgente che poteva travolgerla: "Ero un'autrice non una performer, non avevo alcuna esperienza dei meccanismi di show business, era tutto nuovo per me. Capii abbastanza presto che tutto stava prendendo dimensioni anomale", aveva raccontato a Repubblica, "Tutto durò due anni, piuttosto rocamboleschi dal punto di vista professionale".
Dopo l'album di quell'anno ruggente ("Ricordatevi dei fiori"), ne ha pubblicati altri due, "Osservi l'aria" (2004) e "Bimbicucina" (2014) e ha continuato a navigare nel mondo della musica ma come autrice. Valeria Rossi ha raccontato poi di aver ripreso i libri della prima laurea, in diritto, ha partecipato a un concorso ed è stata assunta come ufficiale dello stato civile a Monza. "Ogni giorno ho a che fare con le vite delle persone. Avevo voglia di andare nella pratica, nel concreto", ha raccontato in recenti interviste. Intanto oltre a occuparsi di musica ha anche scritto libri, fra i quali "Tre parole dopo: riflessioni intorno al successo". Un nuovo volume in uscita sarà presentato al Salone del Libro di Torino, come ha rivelato lei stessa su Instagram.