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La carriera dell'attore americano interprete di tante commedie
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Ha recitato in più di 60 film, da "Ghostbuster" a "Una poltrona per due", da "La maledizione dello scorpione di giada" passando per "A spasso con Daisy" per cui ha ricevuto anche la nomination all'Oscar. Ma la leggenda dei Blues Brothers gli è rimasta cucita addosso come una seconda pelle. Il 1° luglio Dan Aykroyd compie 70 anni ma per tutti è sempre con John Belushi "in missione per conto di Dio" con il suoi Ray-Ban scuri, cappello e abito nero e i basettoni.
Attore, sceneggiatore, musicista e cantante canadese naturalizzato statunitense, fin da ragazzo Dan Aykroyd scrive sketch umoristici, che propone nei club dell’Ontario. Parallelamente agli studi, che poi itnerromperà, cresce l'amore per il palcoscenico e la comicità. Poi avviene l’incontro che segnerà la svolta nella sua carriera e nella sua vita. Nel periodo in cui entra a far parte della Second City Comedy di Toronto conosce John Belushi che era in viaggio nella città canadese in veste di talent-scout.
Tra i due si instaura una forte amicizia e Dan segue quindi John quando fa ritorno negli Stati Uniti: dal 1975 al 1979 saranno protagonisti dello show della NBC "Saturday Night Live", una vera rivoluzione per la televisione americana con altri attori come Chevy Chase, Bill Murray, Eddie Murphy. E’ proprio all’interno del programma che nascono ufficialmente i Blues Brothers, raggiungendo una tale popolarità che nel 1980 diventano un fortunatissimo film diretto da John Landis e sceneggiato dallo stesso Aykroyd. Il sodalizio con John Belushi è già andato in scena sul grande schermo l'anno prima con 1941: allarme a Hollywood (1979), di Steven Spielberg e seguirò nel 1981 con "I vicini di casa".
Negli anni Ottanta l’attore interpreta numerose commedie di successo come "Una Poltrona Per Due" (1983) "Ghostbusters" (1984), di cui è autore e co-sceneggiatore oltre che interprete. Il film è campione d'incassi negli Stati Uniti e in Europa e il successo si replica nel 1989 con il sequel "Ghostbusters II". La sua carriera continua con commedie come "Spie Come Noi", "La Retata" e tanti altri. Nel 1989 ricopre per la prima volta un ruolo drammatico in "A Spasso con Daisy", e ottiene la nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista.
Successivamente comincia per Aykroyd un periodo piuttosto grigio, caratterizzato da vari flop, primo tra tutti l'atteso sequel "The Blues Brothers - Il mito continua" (2000) che delude rispetto al primo. Successivamente insieme a Isaac Tigrett, boss dell’Hard Rock Cafè fonda la House of Blues e continua recitare in ruoli minori come "La maledizione dello scorpione di giada" (2001) di Woody Allen, "La casa della gioia" (2000) e "Pearl Harbor" (2001).
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