L'attore è tornato a parlare dei suoi problemi passati legati al successo quando era ancora un ragazzino
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Ormai quasi trentenne, Daniel Radcliffe ha prestato il suo volto per dodici anni a Harry Potter, il maghetto più famoso della storia dell’editoria prestato al cinema. Durante un'intervista a "Off Camera with Sam Jones", l'attore è tornato a parlare dei suoi passati problemi con l'alcool legati al successo che lo aveva travolto: "Per gestire la fama sono stato alcolista per anni. Il modo più facile per dimenticare di essere costantemente osservato era ubriacarmi".
Radcliffe ha spiegato la situazione in cui si trovava: "Penso si sappia che alla fine della mia adolescenza avevo qualche problema. Cercavo di andare in posti dove non mi sarei sentito osservato e - potrebbe ovviamente essere successo in gran parte nella mia testa - mi sentivo sempre osservato". Così, la sua reazione è stata quella di bere. Questa soluzione portava però ulteriori problemi: "Ma quando sei davvero molto ubriaco ti rendi conto che le persone ti osservano ancora più attentamente, proprio perché hai bevuto. E allora bevi ancora di più. Tutto ciò ha un grosso impatto sulla tua psiche".
Poi l'attore inglese ha deciso di darci un taglio e affrontare la fama in un altro modo: "Era una decisione che spettava solo a me. Mi sono svegliato una mattina, dopo una serata e mi sono detto che così non andava bene".
Tuttavia, nonostante i problemi che ha dovuto gestire, Radcliffe non rinnega l’ingombrante personaggio che lo ha portato alla notorietà: "Non c’è mai stato un momento in cui ho pensato: 'vorrei che non fosse successo a me'. Non è mai successo di pensare: 'vorrei non essere diventato Harry Potter'”.