Dario Fo e Franca Rame, una vita insieme dentro e fuori dal teatro
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Dal 21 al 26 novembre tre appuntamenti a Catania in occasione delle celebrazioni per i 10 anni dalla morte dell'attrice e del 25 anniversario dal Nobel dello scrittore
Dario Fo e Franca Rame "tornano in scena" a Catania grazie all'interpretazione di Mario Pirovano. Dal 21 al 26 novembre, in occasione delle celebrazioni per i 10 anni dalla morte dell'attrice e del 25esimo anniversario dal premio Nobel allo scrittore, attore e regista, tre appuntamenti faranno riscoprire una delle coppie che ha incarnato il Novecento italiano. In programma due seminari e un gran finale con lo spettacolo "Mistero Buffo 50", la versione datata 2019 del capolavoro leggendario, creata in occasione dei 50 anni dal debutto dell'opera.
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L'evento, reso possibile dall'Università degli studi di Catania e dal'Associazione Musicale Etnea, che hanno accolto la proposta di Giulia Piccione Majorana, si apre martedì 21 novembre (dalle 10 alle 12) presso il Monastero dei Benedettini con il seminario – incontro, patrocinato della Fondazione Fo Rame e curato della prof.ssa Simona Scattina, "Dalle origini del teatro al teatro di tutti Mario Pirovano e il teatro vivo di Dario Fo e Franca Rame".
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Il secondo appuntamento, ideato e tenuto da Giulia Piccione Majorana, è in programma venerdì 24 e sabato 25 presso il Centro Universitario Teatrale - CUT UniCT. Mario Pirovano propone a 16 studenti dell’Università di Catania il "Seminario intensivo" dedicato al "Teatro di fabulazione". Si tratta di un vero e proprio percorso per approfondire le tematiche che hanno reso grande il teatro di Fo e Rame, vale a dire voce, linguaggio del corpo e ritmo.
Il gran finale è in programma domenica 26 novembre alle ore 21, presso lo ZŌ Centro Culture Contemporanee con lo spettacolo "Mistero Buffo 50", una produzione della Compagnia Teatrale Fo Rame, con il patrocinio della Fondazione Fo Rame. L'evento rientra nella rassegna "un anno per Franca", promossa dalla Fondazione Fo Rame per il decimo anno dalla scomparsa di Franca Rame, e prosegue le celebrazioni per la ricorrenza del 25°anno dall'assegnazione del Premio Nobel per la letteratura a Dario Fo. Considerato il debito di riconoscenza che il testo teatrale ha verso la cultura siciliana, l'Associazione Musicale Etnea, sotto la direzione di Biagio Guerrera, accoglie e presenta nella 48° Stagione firmata da AME, in particolare, nella rassegna ETNA FOLK CLUB, Mario Pirovano, in "Mistero Buffo 50".
"Mistero Buffo" è una pietra miliare, uno spettacolo che ha segnato in maniera indelebile la storia del teatro italiano. Era il 1969 quando ha debuttato, in via del tutto sperimentale, nell'aula magna dell'Università Statale di Milano e nel corso di oltre 50 anni e migliaia di rappresentazioni (dai teatri agli stadi) non ha mai smesso di essere attuale. Un'opera insieme epica ed esilarante, sicuramente provocatoria, che ha influenzato numerosi autori ed attori che l'hanno presa a modello negli anni a venire. I richiami all'attualità, che fanno da cornice ai vari brani, svelano il presente con le sue false ingenuità ed ipocrisie, e regalano al pubblico tanti momenti di riflessione ma anche di incontenibile comicità. Il testo è recitato in grammelot, un linguaggio che unisce diversi dialetti dell'Italia settentrionale e centrale: una lingua inesistente ma resa perfettamente comprensibile dalla potente gestualità di Dario Fo, e ora da Mario Pirovano che ne ha magistralmente raccolto l'eredità.
Nello stesso anno in cui "Mistero Buffo" ha debuttato, Franca Rame e Dario Fo, come quest'ultimo ha raccontato, scoprirono durante un viaggio a Ragusa parte della raccolta di novelle a firma dello scrittore chiaramontano Serafino Amabile Gaustella. Le storie erano incentrate sulla parità di dignità e diritti e sulle vicende morali dei villani siculi. Catania, oggi, accoglie la risemina del tema arcaico e attuale della terra e dei contadini, come giardinieri giullari universali.
"Sono molto felice di poter riprendere là dove avevo interrotto per la pandemia perché la Sicilia ha un fascino unico", afferma Mario Pirovano. "Per la prima volta porterò sull’Isola la versione del ‘Mistero Buffo 50’, realizzato appositamente nel 2019 per celebrare la nascita - nel 1969 - di uno dei capolavori teatrali che ha rivoluzionato il teatro mondiale del XX secolo", prosegue l'attore, che spiega anche: "Sono ben consapevole del debito di riconoscenza che quest’opera ha nei confronti della letteratura e della cultura siciliana. La ‘Nascita del Giullare’, infatti, una delle più importanti giullarate contenute in questa nuova versione di ‘Mistero Buffo 50’, è stata tratta da Dario Fo e Franca Rame proprio da un importante testo scritto dall’antropologo siciliano, Serafino Amabile Guastella, intitolato ‘Le Parità e le Storie Morali Dei Nostri Villani’". E conclude: "Ritengo anche unica e preziosa la possibilità di entrare in una prestigiosa Università come quella di Catania. La divulgazione e la formazione mi trovano sempre a disposizione di tutti coloro che vorranno incontrarmi, per trasferire quello che ho appreso da Franca e Dario, perché non vada smarrito, o inficiato, continuando a tramandare, come facevano i giullari, con l’arte della parola e del corpo. Mi riempie d’orgoglio poterlo fare proprio nell’anno in cui ricorrono due anniversari così significativi”.
Mario Pirovano, classe 1950, nel 1983 incontra Dario Fo e Franca Rame. Entra stabilmente nella loro compagnia dove svolge le mansioni di traduttore, comparsa, aiuto elettricista, aiuto macchinista, responsabile della diffusione del materiale editoriale, direttore di scena, assistente alla regia, seguendo i due attori anche nelle tournée internazionali. Viene così a trovarsi in una posizione privilegiata, come un artista che apprende direttamente il mestiere in una bottega del Rinascimento: dalla scrittura dei testi alla prima lettura con gli attori, alle prove sul palcoscenico, ai continui cambiamenti dell’opera nel suo divenire. Ad oggi, Mario Pirovano traduce e recita il repertorio della compagnia Fo Rame nei 5 continenti.