SI RACCONTANO A TGCOM24

Dark Polo Gang: "Siamo la Brexit della musica, ci eleviamo rispetto agli altri"

Il gruppo lancia il nuovo singolo "British" e si racconta a Tgcom24

di Santo Pirrotta
12 Mag 2018 - 11:57
 © ufficio-stampa

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"Gli altri" sono i rapper che la Dark Polo Gang frequentano ma non ascoltano. Perché loro sono "diversi". Dark Wayne/Wayne Santana, Tony Effe e Dark Pyrex/Principe Pyrex lanciano (senza Dark Side) il nuovo singolo "British" e a Tgcom24 confessano: "Ci eleviamo come ha fatto l'Inghilterra nella storia, siamo la Brexit della musica". Intanto il 10 luglio al Rock in Roma il gruppo sarà special guest nell'unica data italiana di Post Malone.

Perché British?
Per ribadire quanto siamo British! Beatles, Ringo, Burberry, Pink Floid, Liverpool, Queen... Ci sono tanti riferimenti ma soprattutto ci eleviamo come ha fatto l'Inghilterra nella storia, siamo la Brexit della musica. Siamo dei principini in confronto ai rapper puzzoni che ci sono in giro. Un pezzo da club che si può leggere in mille modi: politica, moda, calcio..

E' un singolo più maturo? 
Per come ci abbiamo lavorato sì. E' la prima che utilizziamo un concept, un tormentone nella musica e non lo avevamo mai fatto. E stiamo lavorando ad altri pezzi in cui la maturità artistica si noterà sempre di più.

Come state vivendo questo cambiamento, da indipendenti alla grande major?
Un salto necessario. Vogliamo comunicare molto di più e dare energia al nostro lavoro. Si cresce da indipendenti ma quando si ha le carte per parlare con persone che possono dare una spinta al tuo lavoro è giusto farlo. Non lo abbiamo fatto né troppo prima, né troppo dopo. Nel momento giusto. Facciamo sempre le cose giuste nel momento giusto.

Vi aspettavate questo successo?
Siamo più fighi degli altri, quindi sì. Siamo un po' diversi. Siamo seguiti perché siamo noi stessi, facciamo tutto in modo naturale. Non siamo pilotati. Questa sinergia che abbiamo ci aiuta. Vederci tutti insieme sempre così uniti è come vedere una serie tv.

A proposito, vi siete raccontati in una serie tv... 
Senza in realtà raccontarci troppo. Abbiamo fatto vedere quello che ci interessava far vedere. Dietro ci sta molto ma molto di più. La serie è divertente.

La tv la guardate? 
Poco, ma siamo sempre aggiornati su tutto. La tv oggi parla a un pubblico troppo adulto, è un problema di linguaggio. Mancano i programmi di musica, manca l'approfondimento per i giovani.

Lanciate dei messaggi forti, ne siete consapevoli?
Abbiamo una grande responsabilità. Quando incontriamo i genitori dei ragazzi che ci ascoltano sono sempre molto carini con noi, nonostante i nostri testi espliciti. Ma lo facciamo con ironia e leggerezza e alla fine stiamo sdoganando quello che loro dovranno affrontare e spiegare ai figli, così forse è un pretesto in più per affrontarlo subito. Guardiamo tutto con occhio critico, la nostra musica descrive la società di oggi. Noi vogliamo educare e non spingere a far qualcosa.

© instagram

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Il rapporto con gli altri rapper com'è?
Siamo amici di tutti e amici di nessuno. Siamo noi il nemico pubblico, è una domanda che devi fare agli altri... E' difficile attirare la nostra attenzione, non ci piace parlare degli altri. Ci bastiamo noi.

Con le donne come va? 
Siamo tutti single, ci siamo tutti sfidanzati. Con le donne è odio e amore. Siamo al top, le donne cercano quello quindi meglio di così... 

Vi piace essere riconosciuti e venerati?
All'inizio è bello, poi diventa figo, poi una rottura di balle, poi una normalità e poi lo gestisci. Dipende dalla giornata...

Siete in tre, Side che fine ha fatto?
Siamo un collettivo e ci simo sempre mossi con autonomia. E' una normalità e una evoluzione, anche lui ha fatto uscire una roba a gennaio. Ci sono stati dei piccoli problemini, ma siamo aperti a tutto. 

Interpretate un ruolo o siete così?
Purtroppo, nel bene e nel male, siamo fatti così.

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