Dopo un affollato concerto al Fabrique di Milano, il cantante ha presentato l'album "Angels & Ghosts". Tgcom24 lo ha incontrato
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Angeli e fantasmi. Dave Gahan si prende una pausa dai Depeche Mode scandagliando con i Soulsavers il proprio intimo, in un continuo dualismo tra speranza e disperazione, luce e buio. "Angels & Ghosts" è il secondo lavoro con il gruppo di Rich Machin. "Amo lavorare con i Depeche Mode - dice a Tgcom24 -, ma come artista avevo bisogno di rischiare. Senza questa esperienza non avrei potuto più lavorare con i Depeche".
E' inevitabile cercare di associare alla figura di Gahan il suo gruppo di origine, ma per lui questo è un progetto che vive di vita propria e che merita ogni attenzione possibile. E' per questo che a differenza del primo album realizzato con Rich Machin due anni fa, questa volta ha voluto che il suo nome fosse in copertina. Ma è anche per questo che nelle interviste chiede che ci si concentri su questo gruppo e non "sull'altro", e che nell'affollatissimo concerto al Fabrique di Milano hanno trovato posto solo due canzoni dei Depeche Mode sulle sedici della scaletta. Messe come ultimi bis per accontentare le richieste del pubblico ma anche perché in quel contesto erano perfettamente compatibili, essendo "Walking In My Shoes" e "Condemnation" in linea per temi e atmosfere con la poetica dei Soulsavers.
Il segreto della buona riuscita di questo sodalizio artistico? La spontaneità. "Probabilmente la parte più importante è che non avevamo piani. Lo abbiamo fatto perché volevamo farlo" spiega Machin e Gahan rincalza: "Nell'ultimo mese che abbiamo parlato con i giornalisti mi sembrano che tutti abbiano avuto una reazione travolgente riguardo le nuove canzoni e la musica. Credo che dipenda dal fatto che tutti abbiamo bisogno di buona musica". Un rapporto alla pari, dove Gahan e Machin si ispirano a vicenda. "Lui mi fornisce idee che mi ispirano - spiega il cantante -. Da lì parte tutto, senza di lui non andrei da nessuna parte. Poi le canzoni si strutturano, crescono... entrano gli archi e altri strumenti. Alla fine io mi sento un po' come il protagonista di un film di David Lynch".
Soddisfazione personale e artistica unita al gradimento di critica e pubblico. C'è la possibilità che i Soulsavers portino via Gahan ai Depeche Mode? "Io sto benissimo con i Depeche Mode e con Martin Gore c'è tutt'ora un'intesa artista straordinaria - spiega Dave -. Però se non ci fossero stati questi lavori con i Soulsavers credo che non avrei potuto lavorare ancora con i Depeche Mode. Un artista deve rischiare tutto quello ha, buttarsi in acqua e nuotare. Aver lavorato e scritto con altre persone, negli ultimi 15 anni è stato per me un regalo inestimabile".
Per questo anche nel pieno degli ultimi impegni con i Depeche (album e tour mondiale), dopo aver pubblicato il primo lavoro "The Light The Dead See" nel 2012, Gahan non ha mai smesso di lavorare con Machin. "Finito il primo album avevamo già alcune canzoni pronte per questo - dice -, alcune delle quali sono state pubblicate e altre sono rimaste fuori". Ci sarà quindi un terzo capitolo? Molto probabile, tanto Machin che Gahan se lo augurano, e riferendosi a Mark Lanegan, che con i Soulsavers aveva realizzato due album prima di lui, butta lì un'ipotesi... "Lui è uno dei cantanti che ammiro di più - sottolinea il cantante -, magari nel prossimo album io canto il lato A e lui il lato B!". Potrebbe essere un'idea mica male...