Premi anche a "Indivisibili" e "Veloce come il vento". Stefano Accorsi e Valeria Bruni Tedeschi migliori attori protagonisti, a Paolo Virzì la miglior regia. Grande sconfitto "Fai bei sogni" di Marco Bellocchio
"La pazza gioia" di Paolo Virzì ha vinto il premio per il miglior film alla 61esima edizione dei David di Donatello. La pellicola si è aggiudicata anche il premio alla miglior regia e alla miglior attrice protagonista, con Valeria Bruni Tedeschi. Miglior attore protagonista Stefano Accorsi per la sua interpretazione in "Veloce come il vento". Ovazione per Roberto Benigni, che ha ricevuto il premio speciale alla carriera.
"La pazza gioia" racconta le vite di Donatella Morelli (Micaela Ramazzotti) e Beatrice Morandini Valdirana (Valeria Bruni Tedeschi), due donne con disturbi mentali in fuga da una comunità. Il film di Virzì, oltre ai due premi più prestigiosi e a quello per la miglior attrice, si porta a casa anche la miglior scenografia e acconciatura. A "Indivisibili" di Edoardo De Angelis, unico a correre con 17 candidature come Virzì, tanti premi tecnici come costumista, musicista e canzone originale (entrambi andati ad Enzo Avitabile), ma anche il prestigioso David come miglior attrice non protagonista ad Antonia Truppo, sceneggiatura e produttore.
Delusione per Marco Bellocchio - L'adrenalinico "Veloce come il vento" di Matteo Rovere, che aveva 16 candidature, si porta a casa il David al miglior attore e fa incetta di premi tecnici: fotografia, trucco, montaggio, suono ed effetti digitali. Grande sconfitto "Fai bei sogni" di Marco Bellocchio che aveva ben dieci candidature, tra cui quella di Valerio Mastandrea come miglior attore che invece si ritrova a vincere con Fiore di Claudio Giovannesi, ma come attore non protagonista. L'eterogeneo gruppo di naufraghi sbarcati all'Asinara di "La stoffa dei sogni" di Gianfranco Cabiddu ottiene il meritato premio alla sceneggiatura, mentre a Pif e al suo "In guerra per amore" va il David giovani.
Sul palco anche Roberto Benigni - Tra i protagonisti della lunga cerimonia, dove ha brillato anche Manuel Agnelli con una versione molto suggestiva di "Across The Universe" dei Beatles, c'è senza ombra di dubbio Roberto Benigni, premio alla carriera. "Nemmeno il Papa a San Siro è stato acclamato così - dice davanti alla standing ovation dei colleghi -. Il cinema italiano è il più grande del mondo, noi abbiamo prodotto i capolavori più alti della storia del cinema".