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Il regista parla dell'enfisema polmonare in una intervista al magazine "People"
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David Lynch torna a parlare dell'enfisema polmonare e in una intervista al magazine "People" confessa che ha bisogno dell'ossigeno per camminare in casa: "Fumo da quando avevo 8 anni", spiega. Dopo la diagnosi nel 2020 ha smesso di fumare solo due anni fa. Il 78enne regista di film cult come "Velluto blu" del 1986 e "Mulholland Drive" del 2001 però non ha nessuna intenzione di smettere di lavorare: "Piuttosto faccio tutto da remoto".
Lynch racconta il suo rapporto con le sigarette: "Una parte importante della mia vita è stata il fumo. Amavo l’odore del tabacco, il sapore del tabacco. Amavo accendere sigarette. Faceva parte del mio essere pittore e regista. Ma ciò che semini è ciò che raccogli. Nella mente di ogni fumatore c’è il fatto che è salutare, quindi stai letteralmente giocando col fuoco. Può morderti. Ho colto l’occasione e sono stato morso".
Il regista ha cercato di smettere "molte volte" senza però riuscirci: "Quando diventava dura per l’astinenza, fumavo quella prima sigaretta ed era un viaggio di sola andata verso il paradiso. Poi tornavo a fumare di nuovo regolarmente. Una volta ho visto una scritta sul muro che diceva: 'Morirai tra una settimana se non smetti'... Era vero, alla fine riuscivo a malapena a muovermi senza boccheggiare. Smettere è stata la mia unica scelta".
L'unico solievo per David Lynch è la meditazione trascendentale: "La pratico due volte al giorno, ho un atteggiamento positivo incentrato sulla guarigione del corpo. Ma ammetto che è dura vivere con l'enfisema. Riesco a malapena a camminare per una stanza. È come se camminassi con un sacchetto di plastica intorno alla testa".