Il cantautore romano si è pronunciato sul concerto del rapper sardo che ha acceso le polemiche: "Dobbiamo riflettere e non semplicemente condannare la sua trasgressione"
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Alla vigilia delle due date in Sardegna del suo tour, Francesco De Gregori tralascia la forma e si concentra sulla sostanza del problema sollevato da Salmo con il suo concerto dal vivo a sorpresa a Olbia che ha suscitato molte polemiche. "Su Salmo dobbiamo riflettere e non semplicemente condannare la sua trasgressione alle regole", afferma il cantautore sul suo profilo social.
"Io gli sono comunque grato per aver richiamato l'attenzione sul fatto che per una partita di calcio si possa stare in 15mila in uno stadio mentre per i concerti all'aperto c'è un limite di mille persone sedute e distanziate", continua l'autore di "Rimmel" che si chiede: "A che serve allora il green pass? Tutte le polemiche e tutta la fatica per ottenerlo?".
"Questa limitazione è profondamente ingiusta e mortifica la nostra dignità professionale", è il suo pensiero in linea con quello di Salmo. "Dimostra purtroppo ancora una volta che chi è chiamato a decidere non ha nessun rispetto e nessuna attenzione per la musica 'leggera' e per il nostro pubblico", conclude De Gregori.
LA PRECISAZIONE DEL MIC - Dopo l'intervento del cantautore romano Francesco De Gregori che ha parlato di mortificazione della musica, una nota dell'Ufficio Stampa del ministero della Cultura precisa l'attuale quadro normativo che regola la partecipazione a spettacoli e eventi sportivi in zona bianca: "Nessuna penalizzazione per il settore della musica dove sono in vigore per i concerti le stesse misure per lo sport, anzi più favorevoli per i concerti sotto le soglie di 2500 al chiuso e 5000 all'aperto".
LA CAPIENZA CONSENTITA IN ZONA BIANCA - "In zona bianca, la capienza consentita non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata all’aperto e al 25% al chiuso nel caso di eventi con un numero di spettatori superiore rispettivamente a 5000 all’aperto e 2500 al chiuso" secondo il nuovo Decreto Covid del 23 luglio che ha riscritto le regole per la partecipazione agli spettacoli e agli eventi sportivi.
MOTTA: "E' MOLTO PIU' PUNK RISPETTARE LE REGOLE" - La posizione di Francesco De Gregori continua a sembrare minoritaria nel mondo della musica italiana. Dopo gli attacchi di Fedez e Alessandra Amoroso, anche Motta si espresso in maniera critica su quanto accaduto a Olbia. "Per quanto mi riguarda trovo assolutamente ingiustificabile non solo quello che è successo ma pure i modi in cui si è cercato di giustificarlo - ha scritto il cantautore su Instagram -. Trovo che al giorno d'oggi forse rispettare le regole sia diventato molto più punk di qualsiasi altra cosa e sono fiero di aver incontrato questa estate non solo organizzatori che si sono fatti un culo mastodontico per riuscire ad organizzare eventi ma anche un pubblico che è stato disciplinato, perché la cosa che interessava a me e agli altri era riuscire a tornare sul palco in un modo o nell'altro. Questo gesto ingiustificabile - ha aggiunto - come tutto quello che è successo durante gli europei di calcio, in cui nessuno si è esposto perché era molto più difficile ricevere un consenso. Noi andiamo avanti rispettando delle regole e mettendocela tutta come abbiamo sempre cercato di fare nonostante ci siano un sacco di situazioni completamente fuori controllo. Ci vediamo in giro".
LA FRECCIATA DI SAMUELE BERSANI - Diverso l'intervento di Samuele Bersani. Il cantautore romagnolo non è entrato nel merito della vicenda ma ha comunque fatto un post su Instagram evidentemente riferito a Salmo, pur senza citarlo direttamente. "Quando sento qualcuno parlare di sé autodefinendosi 'artista' provo un sentimento immediato di antipatia misto a compassione - ha scritto -. Un po' come quella volta che un tipo presentandosi mi disse: 'Io sono un poeta'. Ci pensino poi gli altri magari a chiamarti così - ha concluso -, sempre se te lo meriti".