In scena al Teatro Manzoni di Milano per la regia di Patrick Rossi Gastaldi e con Gianfranco Jannuzzo
Equivoci, sotterfugi, ipocrisia, colpi di scena e tanto, tanto divertimento. Arriva al Teatro Manzoni di Milano dal 2 al 19 marzo "Alla faccia vostra" di Pierre Chesnot. Sul palcoscenico una coppia ormai collaudata Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio, "coppia di fatto, teatralmente parlando s'intende", come spiega lei stessa e un cast di attori, che riunisce in gran parte la stessa squadra del precedente spettacolo "Lei è ricca, la sposo e l’ammazzo". E si replica anche alla regia con Patrick Rossi Castaldi, che cura anche la traduzione e l’adattamento.
"Si tratta di una commedia molto divertente, ma anche molto arguta e colta come è nello stile di un autore come Chesnot, raffinato e intelligente", spiega il regista che sottolinea il retroscena "alla Feydeau" di una pièce, che scorre a ritmo incessante per quasi due ore, senza pause, con continui cambi di scena e un meccanismo perfetto, con un susseguirsi continuo di entrate e uscite dal ritmo incalzante.
Riadattato ai giorni nostri dalla maestria di Patrick Rossi Gastaldi la commedia è ambientata nella Roma bene. Uno scrittore di successo, Stefano Bosco, muore d’infarto. A poco a poco parenti e persone a lui vicine cominciano ad affollare l’appartamento. Ci sono il genero Lucio Sesto (Jannuzzo), marito di Vanessa (Erika Puddu), figlia del defunto, il medico e vicino di casa, Garrone (Antonio Rampino), che ha decretato la morte dell’anziano scrittore, Angela, la seconda moglie del “presunto morto” (Debora Caprioglio), una procace e vistosa quarantenne, e poi il banchiere Andrea Marmotta (Roberto D’Alessandro). Ritroviamo anche Antonella Piccolo, nei panni della fedele governante dall’animo semplice. Per tutti l'occasione si trasforma in un incontro dai fini economici. Ognuno dei presenti ha interessi ben precisi nel patrimonio del defunto scrittore. E farà di tutto per soddisfarli.
"Il tema è molto attuale: come l'uomo si riduce per avere denaro nel rapporto con se stesso e nel rapporto con gli altri" spiega Gastaldi. E così, in un susseguirsi di rocambolesche situazioni al limite dell'imbarazzo e dell'equivoco costante la commedia degli equivoci si trasforma in un tutti contro tutti in un crescendo di comicità e curiosità. "Il mio personaggio, Lucio, è un personaggio molto cattivo sin da subito, che però presto diventa una simpatica canaglia, perché non gliene va bene una" spiega Jannuzzo. Sull'orlo di un tracollo finanziario il marito di Vanessa infatti cerca di garantirsi l'eredità della moglie, ma non tutto va come dovrebbe andare.
"Con il mio personaggio, quello di Angela, mi diverto molto", dice Debora Caprioglio, "perché interpreto una "marchesa" (come dice il regista) e finalmente mi riapproprio della mia fisicità, che per anni ho cercato di mortificare per mostrare che c'era qualcosa d'altro. Adesso invece mostro sia il fisico, sia che c'è dell'altro, ma ci rido sopra e mi prendo in giro creando una sorta di straniamento dal corpo...".
Le fa eco Gastaldi: "Avere Debora sotto mano, usarla come donna formosa e avvenente è stato molto divertente, perché lei è capace di ridere anche di ciò che l'uomo riesce a pensare di poter fare di lei... è proprio brava ad ironizzare su se stessa e questo è davvero il mestiere dell'attore".