La cantante lo svela per la prima volta nella docu-serie "Dancing with the Devil"
Aggredita sessualmente dal suo spacciatore e violentata. Demi Lovato rompe il silenzio e in "Dancing with the Devil" la sua docu-serie disponibile su YouTube a partire dal 23 marzo, rivela per la prima volta cosa avvenne nella notte del luglio 2018 quando fu trovata quasi senza vita per una overdose: "Non sono solo andata in overdose. Sono stata anche abusata" spiega la cantante che rivela anche una ulteriore violenza sessuale subita a 15 anni, a causa della quale perse la verginità.
Un amico di Demi, Sirah Mitchell, racconta nel documentario, che quella notte la donna aveva ricevuto dal pusher eroina mista a Fentanyl proprio allo scopo di farla "ballare" e poi poter abusare di lei.
"Mi hanno trovata nuda, blu. Sono stata letteralmente dichiarata morta dopo che il mio spacciatore aveva approfittato di me", racconta la Lovato: "Quando mi sono svegliata ero in ospedale, mi hanno chiesto se avessi avuto rapporti sessuali consensuali. C'era un flash di lui sopra di me. L'ho visto e ho detto di sì. Solo un mese dopo il overdose ho capito che non quella notte non ero certo in uno stato d'animo per prendere una decisione consensuale".
La cantante racconta poi un altro momento buio della sua vita, ovvero la perdita della verginità quando aveva 15 anni: "Quando ero adolescente, mi sono trovata in una situazione molto simile. Ho perso la verginità in uno stupro", dice la Lovato che aggiunge: "Non ho avuto una prima volta romantica... è stato molto brutto. Ho dovuto continuare a vedere quella persona tutto il tempo, quindi ho smesso di mangiare e ho affrontato il trauma in altri modi". Demi aggiunge poi di averlo raccontato a degli adulti ma il presunto aggressore non è ma stato "punito".
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