I MESSAGGI

Depressione, dopo Sangiovanni anche Ghemon, Syria e Levante raccontano le loro difficoltà

Dopo le parole del cantante in gara a Sanremo, altri artisti hanno portato alla luce la loro esperienza negativa in tema salute mentale durante la loro carriera

19 Feb 2024 - 09:47
 © Tgcom24

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Sangiovanni in una storia su Instagram ha annunciato uno stop alla sua attività artistica. Un grido d'allarme contro la felicità a tutti i costi, una dichiarazione di tristezza, depressione e fragilità, tra l'altro su un social che solitamente è paradigma di felicità ostentata e comunicazione dello stare bene. Le parole del cantante hanno scoperchiato un vaso di Pandora e dopo il sostegno di alcuni suoi colleghi, sono arrivati messaggi, commenti e testimonianze di artisti come Ghemon, Syria e Levante che hanno portato alla luce la loro esperienza di salute mentale tra le difficoltà incontrato durante la loro carriera.

Lo stop di Sangiovanni

  "A volte bisogna avere il coraggio di fermarsi e sono qui per condividere con voi che ho deciso di farlo. L'uscita del mio album Privacy e il concerto al Forum di Assago del 5/10 sono rimandati", si legge nel lungo post di Sangiovanni dopo aver partecipato al festival con il brano "Finiscimi". L'artista ha poi spiegato: "Voglio stare bene per condurre al meglio la musica vista come lavoro. Continuerò a scrivere e a stare in studio perché fa parte del mio benessere e nel mentre inizierò a dedicare il tempo a me stesso per migliorare questa condizione". Tanti i messaggi che hanno incitato il cantante, premiando la sua sincerità e il suo coraggio nell'uscire allo scoperto su certi temi delicati. Da Caterina Caselli, passando per Francesca Michielin, Loredana Bertè, Madame, fino a Emma, ed Elodie, e tanti altri. Tiziano Ferro ha commentato: "So bene cosa vuol dire avere la tua età e trovarsi nello stato che hai descritto". Per finire con: "A costo di importelo, prenditi cura di te".

Lo sfogo di Ghemon

  Sui social Ghemon ha pubblicato un lungo post in cui, senza paura, affronta di petto una tematica sempre troppo scomoda per gli artisti: il peso delle aspettative imposte dall'industria musicale contemporanea che spinge ad adeguarsi. "Nessuno parla per paura di ritorsioni, per non passare come quelli frustrati che non hanno un pezzo della torta o peggio ancora a venire esclusi. Ho sempre preferito sorvolare o incassare con stile. Ho molto rimandato, pensando a come sarei passato se avessi scritto una cosa così. Mi va bene passare per qualsiasi cosa tranne che per quello che non ha parlato quando era il momento". Giovanni Luca Picariello non usa mezze misure: "Abbiamo bisogno dei dischi di un altro Tenco, non del suo tragico finale. Lo dico perché magari potevo essere io se non avessi tenuto botta", spiegando: "L'industria musicale attuale promuove un modo di pensare e dagire inquinato dal culto dei numeri e dei sold out che sta determinando più danni di quelli che il pubblico può vedere. Risultati che nascondono un mondo di bugie e false aspettative in cui, purtroppo a rimetterci, sono un sacco di ragazzi".

Il racconto di Syria

  Sullo stesso piano di Ghemon ha rivelato di essersi sentita Syria, i cui momenti di disperazione sono arrivati quando una multinazionale l’ha licenziata via email: “Mi sono sentita una sfigata, ingenua al limite del nulla”. La cantante, citando il collega e amico, ha detto: "Sono rimasta profondamente colpita, anche se ognuno di noi ha storie diverse mi sento di far parte nella mia piccola realtà di questo racconto". E rivelando poi: "Per lunghi anni sono rimasta alla finestra a guardare chi dopo di me è stato più di me ed ha avuto la fortuna di vivere sfumature incredibili, di essere tanto di tutto. Ho avuto l'occasione di fare provini come giudice di un talent, ma sono stata superata ben due volte da personalità più incisive giuste al momento giusto, e pure mi hanno cercata e messa alla prova, ma nulla pazienza e quanti NO per il festival di Sanremo da cui partono mille meccanismi..."

La depressione post parto di Levante

  Lo stop per la maternità, la depressione post partum sono le tematiche invece snocciolate da Levante e presenti in "Levante Ventitré - Anni di voli pindarici", il documentario che racconta i retroscena della vita e carriera della cantante siciliana. “Sono sprofondata e ho chiesto aiuto per tornare sul palco” ammette la cantante spiegando come il suo 2023 sia stato un anno di soddisfazioni, ma anche di terremoti e ricostruzioni dopo un inizio avvolto nel buio dopo la nascita di sua figlia Alma Futura. "Nel 2023 sono rinata, in quanto donna e in quanto bambina" E' stato l'anno della sua seconda partecipazione a Sanremo dove è arrivata 23esima con una canzone fuori dal coro, "Vivo", è salita per la prima volta sul palco dell’Arena di Verona e ha fatto il suo primo Forum di Assago. A proposito del singolo aveva raccontato: "Vivo è il racconto di un momento buio per me, il post parto. Oscillando tra stati d’animo costantemente opposti, ho desiderato ritrovare un equilibrio nonostante la depressione. Al centro del brano c’è l’ambizione di riprendere possesso della propria vita"

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