USCITO IL 9 GIUGNO

Dile presenta il suo nuovo album "Migliore di me", viaggio intimo e universale

Secondo lavoro discografico dopo “Rewind”, che ad oggi supera 12 milioni di ascolti, per il talentuoso artista abruzzese

09 Giu 2023 - 14:35
 © Dopoesco

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Dile (all'anagrafe Francesco Di Lello) presenta il suo nuovo album "Migliore di me", viaggio intimo e universale. Classe 1989 il talentuoso cantautore abruzzese dà prova anche in questo secondo lavoro discografico della sua abilità narrativa. Attraverso testi incisivi e melodie avvolgenti trasforma il personale in qualcosa di condivisibile, offrendo uno sguardo nuovo su emozioni e storie universali. Anticipato a maggio dal singolo "ti capita" mai,  e a marzo con “Marciapiedi” il disco si compone di 12 tracce.

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L'amore, il rimpianto e i ricordi di un passato che non può tornare sono i temi che permeano l'album, creando un'atmosfera malinconica in contrasto con sonorità fresche, ritmate e pop che caratterizzano le melodie. Un contrasto che rende la raccolta ancora più coinvolgente ed emozionante.
 

“Migliore di me” si apre con la focus track “Sceneggiatura”. Il pezzo si presenta come il film della propria vita, in cui il destino non può più fare la sua parte. Se alcune storie sono più semplici da lasciare andare, con altre c’è un conto in sospeso, cristallizzato e immutevole. «Potevamo essere felici e invece» è quella frase stretta tra le labbra, la consapevolezza di un tempo che scorre inevitabilmente in avanti, mentre noi viviamo guardando inesorabilmente indietro.

Segue "Ti capita mai", un brano ritmato che passa in rassegna momenti e situazioni che si vivono quando si è in balìa di sentimenti contrastanti, come quando si ha voglia di piangere, ci si innamora per poi pentirsene in pochi secondi, ci si sente sbagliati e si desidera fuggire, ci si sfoga con gli amici in cerca di conforto e si ha voglia di telefonare alla persona per cui si sta soffrendo. Momenti condivisibili ed emozioni universali che riecheggiano in un pezzo che poi esplode in un ritornello in cui l’artista invita a lasciarsi andare e ad abbracciare un senso di libertà in grado di lenire tutte le ferite.

“Mondocane” è invece il racconto di una storia d’amore e di ciò che ne resta. DILE canta l’illusione che certe ferite possano essere levigate da una nuova persona e la consapevolezza che il tempo non cancellerà i ricordi passati. Quella narrata dall’artista è la classica strategia del “chiodo-scaccia-chiodo” a cui tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo inutilmente fatto ricorso per fuggire dai fantasmi delle relazioni passate a cui l’artista, in modo irriverente, risponde ricordando l’imprecazione dialettale solitamente utilizzata dal nonno.

La traccia successiva è "Sotto casa tua", brano caratterizzato da un'atmosfera particolarmente intima data dagli accordi del piano che poi esplode in un ritornello carico di emozione. DILE qui fa riferimento a quella sensazione di non riuscire più a guardare quella persona con gli stessi occhi. Uno strano senso di impotenza si impossessa della tua mente e non riesci più a riconoscere la persona che pensavi di conoscere fino a poco tempo fa.

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Il progetto discografico continua con "Chiacchiere", che racconta la tentazione e l'impulso di scrivere alla persona che si è allontanata da noi, anche se tutto ciò che ci rimane è un pugno di polvere e solamente delle chiacchiere vuote. Qui ci si rende conto che da adesso in poi la parola "noi" non potrà più esistere.

La tracklist prosegue con "Quando vedo te", un brano dal testo malinconico unito a un sound incalzante. La chitarra elettrica accompagna un racconto d’amore fatto di rimpianti e mancanze. Una canzone che si apre sulla strofa “non siamo più niente di speciale”, in cui esplode tutta la nostalgia e la consapevolezza che deriva dalla fine di certi rapporti.

È poi la volta di "Non sorridi mai", un pezzo dalle sonorità cantautorali pop contemporanee che continua il racconto dell'amore. Un po' di nostalgia, un po' di tenerezza e ancora moltissimi ricordi che riaffiorano mentre si continua a fingere di stare bene quando in realtà dentro siamo un po' a pezzi.

Segue "Marciapiedi", in cui DILE racconta le difficoltà di una relazione in cui ci si rincorre continuamente, ma in cui il sentimento è così grande che, anche dopo che ci si è persi, ci si ritrova ogni volta. L’artista riesce a esprimere perfettamente, attraverso le sue parole, l’intensità di un legame quasi simbiotico, in cui “ci si scambia le labbra” diventando un tutt’uno. Un testo personale, intriso di malinconia, in cui il cantautore, accompagnato dall’avvolgente melodia di una chitarra, si sofferma su quei ricordi dolceamari che ogni notte si insinuano nella mente affilati come “un coltello che taglia quello che si è stati ieri”.

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Sonorità pop e il racconto di una storia finita sono i punti cardini della malinconica "Che mettevi sempre" in duetto con Federica Carta. In questo brano vengono ricordati tutti i momenti passati insieme e si fa riferimento, in particolare, a quella canzone che, appunto, veniva messa di continuo, quasi fosse la colonna sonora dell’amore vissuto. Il connubio tra le voci dei due artisti esalta il significato del testo e rende il pezzo ancora più emozionante.

L’album continua con “Duemilaventi”, un brano capace di descrivere quella dolce e amara consapevolezza di non poter più tornare indietro, nonostante faccia male. Ciò che resta è solo il desiderio di quei momenti che sembravano perfetti, di un abbraccio, di uno sguardo che faccia tornare a casa, almeno per un attimo.

La penultima traccia del progetto di DILE, intitolata "Fine serata", è caratterizzata da un sound particolarmente malinconico e sonorità nostalgiche che si intrecciano a ricordi passati che non potranno più essere vissuti se non nel proprio cuore. Tutto questo sconforto lascerà un vuoto che sarà complicato colmare perché i ricordi continueranno a riaffiorare continuamente nella testa.

Il successo

Degna conclusione dell’album è affidata alla title track "Migliore di me", che si rivela come un frammento intimo che attinge dalla sua esperienza personale ma è anche il richiamo al viaggio di ogni artista, capace di esorcizzare attraverso la musica le emozioni più profonde e autentiche.

 Nel 2020 pubblica l’album “Rewind”, che ad oggi supera 12 milioni di ascolti, e il singolo “Maledetti noi”. Torna sulle scene nel 2022 con i singoli “Mondocane”, con il quale mostra nuove sfumature della sua musica, e “Duemilaventi”, che conquista la cover di Indie Italy su Spotify. Nell’estate 2022 DILE si esibisce in una serie di concerti in tutta Italia e a settembre torna con “Quando vedo te”. Conclude l’anno con “Che mettevi sempre” insieme a Federica Carta.

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