I Maneskin sul podio più alto di Sanremo
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Secondo lavoro per il quartetto sull'onda della vittoria al Festival. Con un tour già pianificato per fine 2021, il quattro sono pronti a tornare dal vivo: la loro dimensione congeniale che hanno voluto ricreare nelle nuove canzoni
Dopo la vittoria al Festival di Sanremo, i Maneskin pubblicano il loro secondo album, "Teatro d'ira - Vol.I". Alla presentazione, il quartetto annuncia il nuovo tour in partenza a dicembre e si mostra scalpitante all'idea di tornare ad esibirsi dal vivo ("Ci mancano i live e il contatto con il pubblico"). Una "dimensione" fondamentale per la band che ha riversato nel disco, registrato in presa diretta per ottenere un suono crudo per "portare la nostra natura da palco nei nuovi brani". Il loro primo impegno sarà l'Eurovision, dove "Zitti e Buoni" arriverà modificata causa censura: "Non ci ha fatto piacere tagliare la canzone, ma è una scelta di buon senso: siamo ribelli, non scemi".
L'album, tra inglese e italiano, arriva a distanza di due anni dal debutto con "Il ballo della vita". E' stato registrato in presa diretta al Mulino Recording Studio di Acquapendente (Viterbo), proprio il luogo dove hanno presentato l'album in conferenza stampa offrendo anche un minilive. Per il nuovo materiale Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan volevano innanzitutto puntare sull'idea e la voglia di ricreare la dimensione live vissuta nel loro primo lungo tour. Ecco quindi un disco "tutto suonato, crudo, contemporaneo che ci rappresenta lungo il percorso che abbiamo fatto in questi anni. Da quando abbiamo cominciato a suonare per strada a Roma ad oggi, passando per i tanti concerti che abbiamo fatto in Italia e all'estero. Nasciamo live, viviamo live e probabilmente moriremo live".
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E ai detrattori che dicono che la loro appartenenza al rock è tutta da dimostrare, i quattro rispondono con un'alzata di spalle: "Non è nostro interesse incasellarci in una categoria, stabilire cosa è rock e cosa no. Ma in Italia non ci sono 20enni che suonano come noi. Scriviamo quello che ci piace e se ci vogliono dire che non siamo rock che facciano pure".
E proprio ai detrattori, "per tutti quelli che in passato ci hanno detto: dove pensate di andare? che fate? Per tutti i limiti che hanno provato a imporci" è indirizzata certa rabbia dei testi di Damiano, che ammette: "Sono un mio sfogo" e spiega: "Abbiamo catalizzato la nostra rabbia trasformandola in qualcosa di positivo, che porta a cambiare le cose contro gli stereotipi. La nostra rivoluzione". A questo concetto si ricollega il significato del titolo dell'album, che "vuole creare un contrasto tra il teatro e l'ira. Non è un'ira distruttiva, ma di quell'ira catartica e quella rabbia trasformata in qualcosa di positivo, che porta a far cambiare le cose".
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Sulla questione Eurovision i quattro hanno espresso le loro opinioni riguardo alla modifica di "Zitti e buoni" secondo le indicazioni del regolamento della manifestazione che si svolgerà a Rotterdam dal 18 al 22 maggio. "Non ci ha fatto piacere cambiare il testo. Ma è un discorso di buonsenso", hanno spiegato. "Dobbiamo stare alle regole altrimenti ci avrebbero squalificato. Per noi è più importante modificare il testo che non partecipare all'evento. Bisogna rendersi conto della realtà: siamo ribelli ma non scemi. E andare all'Eurovision ci rende molto orgogliosi. E' un modo per farci vedere da un pubblico più ampio. E non sono le parolacce il fulcro della canzone".
L'album sarà presentato in un tour di 11 date. Loro si dicono "felici delle date nuove. Ci manca la dimensione live, il confronto con il pubblico. Aspettiamo solo quello". Dopo il sold out dei primi quattro show al Palazzo dello Sport di Roma (14 e 15 dicembre) e al Mediolanum Forum di Assago (18 e 19 dicembre), si aggiunge un terzo concerto al palazzetto milanese, previsto per il 22 marzo 2022. La tournée farà tappa il 20 marzo all'Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna), il 26 marzo al PalaPartenope di Napoli, il 31 marzo al Nelson Mandela Forum di Firenze, il 3 aprile al Pala Alpitour di Torino, l'8 aprile al PalaFlorio di Bari e si concluderà nell'iconica Arena di Verona il 23 aprile 2022.
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