Quinto disco del rapper canadese che in un brano duetta con il Re del pop...
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C'è tutto Drake, il rapper e l'uomo, in "Scorpion", ultimo album in studio (il quinto) dell'artista, uscito il 29 giugno e tra i più attesi del 2018. Venticinque tracce, un'opera monumentale, in cui si mischiano musica e vita. C'è il pop, con un incredibile duetto, 'Don't Matter To Me', in cui "riappare" persino Michael Jackson, la trap, i toni cupi e intimisti tipici dell'animo black del rapper canadese e poi soul, sound tropicali e afrobeat... Ma anche denuncia sociale, politica e la confessione di una paternità: la sua.
Drake ne parla in almeno due canzoni in "Emotionless", e in "March 14th", il brano finale dell'album. Il figlio "segreto" di cui il rapper riconosce adesso ufficialmente la paternità sarebbe nato dalla sua relazione con Sophie Brussaux, ex porno star francese e attualmente pittrice e artista, che già nel 2017 aveva detto di aspettare un bambino da lui. "Non stavo cercando di tenere mio figlio nascosto agli occhi del mondo, stavo cercando di nascondere il mondo agli occhi di mio figlio", rappa l'artista, che tocca anche il tema dell'odio amplificate dai social network, a suo avviso segnale di apatia e malessere.
Imperdibile, tra le tante altre, l'incredibile duetto postumo con il Re del pop Michael Jackson, che compare in 'Don't Matter To Me', costruita su un inedito tratto dal suo sodalizio con Paul Anka negli anni '80. Tra gli altri feat postumi quello con Static Major e poi c'è la collaborazione con Jay-Z in "Talk Up", in cui il marito di Beyoncé, strafottente verso Trump e duro contro il razzismo, accosta il recente omicidio di XXXTentacion all'assoluzione del poliziotto George Zimmerman che uccise Trayvon Martin.
"Scorpion", che è il segno zodiacale di Aubrey Graham (Drake è il suo secondo nome), nato il 24 ottobre ha come produttori esecutivi Noah “40” Shebib e Oliver El-Khatib.