Il cantautore pavese ha parlato della malattia che lo ha colpito
© per gentile concessione di Drupi/Tgcom24
"Ho avuto un brutto problema al polmone ma ora sono guarito". Drupi ha parlato in diretta della malattia che lo ha colpito: "Fino a tre anni fa ti davano un anno, un anno e mezzo forse, di vita", ha raccontato il cantautore pavese, 77 anni, che ha aggiunto: "Quando te lo dicono crolli, ma poi scatta l'allegria e la speranza".
Ospite su Rai Radio2 negli studi di "5 in Condotta" con Serena Bortone e Francesco Cundari, tra risate, musica e aneddoti divertenti, Drupi ha svelato le diverse emozioni che ha provato, dalla diagnosi, proprio in corrispondenza di una delle sue ultime apparizioni pubbliche in televisione, fino alla sconfitta della malattia: "Dopo la tua trasmissione ho avuto un problema che per fortuna ho risolto. Un brutto problema al polmone ma l'ho guarito con le nuove tecnologie. Non ne voglio parlare perché la vita va avanti", ha dichiarato.
Alla luce delle attuali rivelazioni il cambio di look e soprattutto il taglio di capelli di alcuni mesi fa potrebbe assumere un diverso significato. A giugno infatti il cantautore, da sempre associato, oltre ad alcune splendide canzoni come "Sereno è", "Piccola e fragile" o "Regalami un sorriso", alla sua lunga chioma selvaggia, aveva svelato di aver accettato di rinunciarvi per motivi professionali.
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"Ho avuto tanta paura" ha sottolineato: "Ma io sono abbastanza fatalista: sono convinto che quando il destino è scritto, è scritto, nel bene e nel male. Nel mio caso nel bene, fino a tre anni fa era un problema e ti davano un anno, un anno e mezzo forse, di vita. Invece io sono guarito, dopo tre-quattro mesi di cure era sparito il 40 per cento, poi un altro 20, ora è seccato e vado avanti a godermela, non lavorando".
Tra risate e leggerezza, Drup ha voluto sottolineare gli altalenanti stati d'animo vissuti: "Ora sembra un sogno, una cosa che se n'è andata. Quando ti senti dire da un amico 'signore Anelli, lei ha un problema' hai già paura, quando ti dicono quale sia, lì crolli. Ma poi scatta subito l'allegria e la speranza quando ti dicono 'ma, guarda è così', ha concluso Drupi, "Ho deciso di rimanere a Pavia, potevo andare nei grandi ospedali di Milano e Roma e invece, un anno dopo, sono ancora qua con te".