© Baillie Walsh
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Il quartetto svedese ha pubblicato il primo disco di inediti in 40 anni: 10 canzoni che rispettano la loro tradizione musicale e che segnano il passo di addio. Ma adesso arrivano i concerti "digitali"
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Hanno venduto 400 milioni di dischi, con una serie di canzoni diventate iconiche, passando di generazione in generazione. Adesso gli Abba sono tornati per chiudere il loro straordinario viaggio con il primo album di inediti in 40 anni: è uscito "Voyage", un emozionante salto nel tempo in dieci brani che si muovono nelle coordinate musicali care al gruppo. Una chiusura del cerchio visto che gli Abba hanno già dichiarato che questo sarà l'ultimo lavoro. E a maggio 2022 partirà il rivoluzionario tour "digitale".
Primo album in studio da "The Visitors", pubblicato il 30 novembre 1981 (uno dei primi dischi a essere stampato nel formato cd), "Voyage" arriva circa cinque decadi dopo l'album di debutto della band, "Ring Ring", uscito nel 1973. Se con l'arrivo degli anni 80 la ricetta musicale del quartetto svedese, figlia del decennio precedente poteva apparire ormai superata, con il corso degli anni le canzoni sono diventati dei classici popolari, entrando di diritto nel patrimonio collettivo. E oggi, nel 2021, in piena epoca musicale post moderna dove qualunque tipo di genere ha pieno diritto di cittadinanza, un disco come "Voyage" non suona come superato ma piacevolmente retrò.
Scritto e prodotto, come tutti i precedenti, da Benny Andersson e Björn Ulvaeus, l'album offre ai fan degli Abba esattamente quello che aspettavano da anni. Non ci sono strizzate d'occhio al contemporaneo, a suoni elettronici digitali: la forza è tutta nelle melodie contagiose, a cui danno una spinta fondamentale le quattro voci inconfondibili e senza tempo, con Agnetha Fältskog e Anni-Frid Lyngstad che si uniscono ai due compagni. Senza contare i due singoli che hanno anticipato l'uscita, "I Still Have Faith in You" e "Don't Shut Me Down", pezzi come ballabili "Just A Notion" (scelto come terzo singolo), "Keep An Eye on Dan" o "No Doubt About It" sarebbero potuto stare a pieno diritto in uno qualsiasi dei dischi precedenti del quartetto, esattamente come quelli che più guardano a una tradizione folk ("Bamblebee") o le romantiche ballad ("I Can't Be That Woman"). Canzoni che hanno il potere di portare con sé l'inconfondibile marchio di fabbrica di casa Abba senza per questo essere copie carbone dei successi del passato.
D'altro canto il tono del progetto è stato scoperto sin dall'inizio, esplicitato dalle dichiarazioni del gruppo. "È passato un po' di tempo da quando abbiamo fatto musica insieme. Quasi 40 anni, in realtà. Ci siamo presi una pausa dalla primavera del 1982 e ora abbiamo deciso di terminarla - hanno spiegato -. Dicono sia avventato aspettare più di 40 anni tra un album e l’altro quindi abbiamo registrato un seguito di "The Visitors'". E l'aggancio con il passato arriva anche dal fatto che alcune di queste canzoni hanno un'origine antica. Come appunto "Just A Notion". "Wikipedia scrive che questa traccia è stata registrata nel settembre del 1978, e pare vero. Ciò colloca il brano tra l’uscita dell’album ABBA e Voulez-Vouse avrebbe dovuto essere incluso in quest’ultimo, se non avessimo deciso di non farlo. Perché abbiamo deciso di non includerlo? Col senno di poi, non ho una risposta precisa - dice Björn Ulvaeus-. È una grande canzone, cantata magnificamente. So che l’abbiamo fatta sentire ad un editore in Francia e a pochissime altre persone di fiducia e mi ricordo che era piaciuta tantissimo. Quindi è un mistero e resterà tale". Nella versione inclusa in "Voyage" sono state ri-registrate le parti strumentali, con l'aggiunta di batteria e chitarre, ma le voci sono rimaste le stesse del brano originale del 1978, in un ideale passaggio di testimone tra passato e presente.
Se "Voyage" segna l'ultimo capitolo discografico, una sorta di ultimo capitolo di un libro che rimasto aperto, adesso la storia prosegue con una rivoluzionaria esperienza live, dove la band si esibirà in versione "digitale" con una band reale di 10 elementi in un'arena costruita appositamente, la Abba Arena, presso il Queen Elizabeth Olympic Park a Londra a partire dal 27 maggio 2022. Con l'uscita del disco sono stati messi in vendita ulteriori biglietti, dopo che la prima prevedendita aveva fatto registrare numeri maiuscoli.
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