Addio a Michel Piccoli, il Papa riluttante di Nanni Moretti
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Attore, regista e sceneggiatore ha lavorato con i più importanti registi europei da Godard a Buñuel
E' morto a 94 anni Michel Piccoli, attore, regista e sceneggiatore francese. "Si è spento il 12 maggio tra le braccia della moglie Ludivine e dei suoi giovani figli Inord e Missia, in seguito a un incidente cerebrale", si legge in una nota della famiglia trasmessa all'agenzia France Presse. Nel 2011 è stato protagonista di "Habemus Papam" di Nanni Moretti, con il quale vinse il David di Donatello.
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Nel corso della sua lunga carriera ha lavorato con i più grandi registi europei da Godard a Buñuel, Marco Ferreri e Elio Petri. Impegnato quanto intransigente, Michel Piccoli ha avuto una missione nel corso della sua lunga carriera: essere sempre all'avanguardia. E ci è riuscito. Apparso in oltre 220 film e film TV, tra cui una dozzina di classici, ha resistito sia alla ribalta sia al passare del tempo. Dai film più commerciali alle opere più sperimentali, Michel Piccoli si è costantemente reinventato durante i suoi 70 anni di carriera.
Attore preferito di Luis Buñuel, Claude Sautet e Marco Ferreri, era l'incarnazione dell'uomo borghese degli anni '70 mentre si dilettava con personaggi ambigui, travagliati e perversi. Discreto sulla sua vita privata, ma anche attivista socialista appassionato di aviazione e di equitazione.
Nato nel dicembre del 1925, Piccoli visse tutta la sua infanzia con la memoria del fratello maggiore, che morì all'età di tre anni prima della sua nascita. Un trauma che lo nutrirà per tutta la sua vita artistica, e che lo porterà ad interpretare personaggi che non sembrano mai trovare il loro posto nella società.
Lungi dall'essere una vocazione Piccoli cominciò la sua carriera durante la guerra, con il teatro, che fu "prima di tutto il desiderio di fuggire per respirare altrove", come scrive nel suo libro, Negli anni '50 si alternò tra cinema, teatro e cabaret e ne 1956, incontrò Luis Buñuel sul set di "La Mort en ce jardin". La loro amicizia immediata diede alla luce altri sei film, diventati dei classici: "The Diary of a Chambermaid" (1964), "Belle de jour" (1967) e "Le Charme discret de la bourgeoisie" (1972).
Buñuel trovava in Piccoli l'interprete perfetto per mettere in scena la stupidità e l'ipocrisia della borghesia che il maestro spagnolo combatteva da sempre.
Poco conosciuto negli anni '50, Michel Piccoli divenne una star negli anni '60. Nel 1962, il suo ruolo di criminale (un fatto unico nella sua filmografia) in "Le Doulos di Jean-Pierre Melville". Per la prima volta, i critici citano il suo nome. L'anno seguente, l'anno del suo 38 ° compleanno, divenne famoso in tutto il mondo grazie a una scena che era diventata leggendaria del "Disprezzo" di Jean-Luc Godard. Aggiunta all'ultimo minuto sotto la pressione dei produttori, la sequenza mostra Brigitte Bardot sdraiata a pancia in giù e che chiede a Piccoli: "Li trovi graziosi sui miei piedi? E sulle mie caviglie, ti piacciono? Li trovi graziosi sui miei glutei? "
Sul finire degli anni Sessanta sposa l'attrice e cantante francese Juliette Gréco, dalla quale divorzierà nel 1977 e fu in quell'anno che Sautet lo sceglierà come interprete della sua "Parigi borghese".
In Italia si aggiudica la Palma d'oro di Cannes con Marco Bellocchio, nel film "Salto nel vuoto" nel 1980. Poco dopo il portoghese Manoel de Oliveira gli offre nuove parti e nuovi onori con i film "Ritorno a casa", "Lo specchio magico" e "Belle toujours" (2006), sequel ideale a decenni di distanza del capolavoro del suo primo grande maestro, Luis Buñuel in versione Bella di giorno.
Nel 2011 Nanni Moretti lo vuole per il ruolo del Pontefice in crisi in "Habemus Papam" con il quale Piccoli vince un European Film Award, sette Nastri d'argento e tre David di Donatello, tra cui quello al miglior attore protagonista.