La superstar britannica era stata accusata di aver "copiato" il classico di Marvin Gaye, del 1972, con la sua hit "Tinking out loud". La giuria: non ha infranto le leggi sul copyright
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Ed Sheeran è stato assolto dall'accusa di aver plagiato il classico di Marvin Gaye del 1972, "Let's get it on" con la sua hit "Tinking out loud", del 2014. E' quanto riferisce la Cnn, secondo cui, per la giuria di New York, la superstar britannica non ha infranto le leggi sul copryright. Dopo essere stato citato in giudizio, il cantante aveva affermato: "Se perdo il processo lascerò la musica".
La causa contro la star è partita dalla famiglia del cantautore Ed Townsend, co-creatore del pezzo soul di Gaye, che lo denunciò diversi anni fa. Nella corte di Manhattan, lunedì primo maggio, l'avvocato di Sheeran, Ilene Farkas, gli ha chiesto quanto gli pesasse il processo. "Se non vincessi - ha risposto il cantante -, io ho chiuso, mi fermo". E' stato poi detto che alla corte ha aggiunto: "Trovo offensivo dedicare la mia intera vita ad essere un cantautore e avere qualcuno che la sminuisca".
Promuovendo la causa gli eredi di Townsend avevano sostenuto che i due brani presentassero "somiglianze impressionanti ed elementi comuni evidenti". Sheeran ha passato giorni a testimoniare con la chitarra in mano, suonando demo per la corte per dimostrare che la progressione di accordi 1-3-4-5, qulla sotto accusa, è un elemento di base della musica pop che non può essere, a suo dire, proprietà di alcuno.
La giuria ha quindi stabilito che il cantante 32enne ha creato la sua canzone "indipendentemente" e che il suo successo planetario del 2014, "Thinking out loud", non è quindi una copia parziale del celebre "Let's get it on". Il cantautore britannico non è nuovo a questo tipo di accuse. Un anno fa Sheeran vinse una battaglia sul copyright nel Regno Unito per il suo successo del 2017 " Shape of you".