L'ultimo saluto a Eleonora Giorgi a Roma
© IPA
© IPA
Folla in piazza del Popolo. Il feretro è entrato nella Chiesa degli Artisti sulle note di "Wish You Were Here" dei Pink Floyd. Tra i presenti Ciavarro e Ghini, Verdone e De Sica
Ultimo saluto a Roma, nella chiesa degli Artisti, per Eleonora Giorgi, morta lunedì all'età di 71 anni. Per i suoi funerali l'attrice aveva dato disposizioni precise, e così, nel rispetto delle sue volontà, sono state le note di "Wish You Were Here", il celebre brano dei Pink Floyd, ad accompagnare l'ingresso del feretro in chiesa. Ad accogliere l'artista in piazza del Popolo molte persone, alcune anche con cartelli di stima e affetto, che all'arrivo del feretro hanno applaudito e gridato a gran voce "Eleonora". Dopo la messa, il feretro è uscito tra gli applausi e accompagnato dalle note di "A Whiter Shade of Pale" dei Procol Harum.
© IPA
© IPA
In prima fila in chiesa, oltre ai familiari più stretti, c'erano Carlo Verdone e Christian De Sica. La messa è stata celebrata da monsignor Antonio Staglianò, vescovo emerito di Noto e da novembre rettore della basilica romana di Santa Maria in Montesanto. "Oggi il cuore è stracarico di tristezza e di dolore - ha detto -, ma dobbiamo dare testimonianza della speranza. Noi non perdiamo mai coloro che amiamo, perché li possiamo amare in colui, Gesù, che è morto e risorto".
"È stato un momento bellissimo vedere l'abbraccio della gente, una cosa che fa capire come mia madre in qualche modo sia riuscita a toccare ognuno di loro. Magari qualcuno l'ha conosciuta di persona e magari altri solo attraverso i personaggi dei suoi film o dalla tv eppure tutti si sono sentiti in dovere di restituire qualcosa, chiunque loro è qui non in cerca di visibilità, sta dicendo guardate che volevamo bene anche noi a Eleonora. Questo riempie il cuore di gioia". Così il figlio di Eleonora Giorgi, Andrea Rizzoli ha commentato il grande affetto delle persone che si sono radunate davanti alla chiesa degli Artisti di Roma, poco prima dei funerali dell'attrice. "Di mamma conserverò qualcosa ma non tutti gli oggetti, solo il foulard e poche spille, credo che gli oggetti passino i sentimenti invece restano", ha proseguito, "mamma mi ha insegnato in questo anno cosa vuol dire essere forti, lo ha mostrato a tutti".
Commosso l'altro figlio Paolo Ciavarro: "Purtroppo sapevamo che l'epilogo sarebbe stato questo - ha spiegato - e ci siamo goduti ogni istante, minuto e secondo. E' stato bellissimo per questo". "Cosa mi mancherà? Tutto, la telefonata che le facevo la sera - ha continuato con la voce rotta dal pianto - il suo pubblico c'è sempre stato e sapevamo che ci sarebbe stata una manifestazione d'affetto anche se non mi aspettavo una tale portata".
"Insieme in 'Compagni di scuola', quello è stato il film più importante che abbiamo fatto, provo un grande dolore": lo ha detto Massimo Ghini, entrando nella chiesa degli Artisti di piazza del Popolo a Roma. "Ha dimostrato grandissimo coraggio, lo ha sempre avuto", ha detto.
Anche Sergio Castellitto era presente e ha voluto ricordare l'amica scomparsa. "Tanti anni fa abbiamo fatto un film insieme - ha detto -, si chiamava 'Giovanni senza pensieri', e sul set ci faceva cantare We Are the World". Ho un ricordo meraviglioso di un'attrice meravigliosa e intelligente".
"Eleonora ci ha lasciato un grande esempio di dignità, di amore, si è esposta anche nelle interviste raccontando come era la situazione dando alle persone che soffrono come lei non dico speranza però coraggio, forza. Per me sarà sempre Nadia", ha detto Carlo Verdone uscendo dalla chiesa degli Artisti. "Negli ultimi mesi quello che mi ha più colpito è stata la sua grande dignità. Ha affrontato la malattia con signorilità e con una pacatezza filosofica che è molto, molto rara", ha aggiunto il regista e attore.