Tratto dal libro di Gino Strada "Una persona alla volta", sarà in scena il 15 settembre all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
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Elio Germano, accompagnato dalle musiche di Teho Teardo, dà corpo e voce alle parole scritte da Gino Strada nel libro "Una persona alla volta". E' lo spettacolo "La guerra com'è" in scena a favore di Emergency il 15 settembre per l'apertura della stagione teatrale della Fondazione Musica per Roma all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.
Gino Strada nel suo libro “Una persona alla volta” raccontava l’impegno contro la guerra: “Gli impegni internazionali, gli equilibri geopolitici, la deterrenza... persino i posti di lavoro vengono evocati da decenni per dire che no, non è possibile togliere soldi alla guerra. E invece un modo diverso di vivere su questo pianeta è possibile. È possibile vivere in una società che rispetta alcuni principi, indiscutibili e non negoziabili: i diritti umani. Non è una questione di risorse che mancano, ma di scelte che non si fanno. È arrivato il momento di decidere che priorità ci diamo come società: la vita delle persone o la guerra? Salute, istruzione gratuita, un lavoro dignitoso e protezione o fame e sofferenza per molti? Non è troppo tardi per andare in una direzione più giusta".
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Parole che hanno ispirato Elio Germano e Theo Teardo, due artisti che collaborano artisticamente da anni a teatro per spettacoli come "Il sogno di una cosa", "Paradiso XXXIII", "Viaggio al termine della notte". Come racconta l'attore vincitore di cinque David di Donatello, Orso d'Argento a Berlino, e premiato a Cannes: "Un libro forte e semplice nel linguaggio che restituisce la voce di Gino, il modo di dire le cose di una persona molto competente che ha vissuto esperienze importanti e non può fare a meno di raccontarle, senza retorica. Il racconto di chi la guerra l’ha vissuta dalla parte di chi ricuce, di una persona che non è interessata ai colori degli schieramenti, ma a rimettere insieme pezzi di umanità scomposta, è una cosa forte e rivoluzionaria in questo momento storico".
L’idea comune in questo spettacolo, è stata quindi farsi strumento affinché le parole di Gino Strada venissero ascoltate da più persone possibili. "Quando leggo le sue parole vengo travolto da un’energia irresistibile che mi fa venir voglia di fare, di costruire qualcosa, di reagire. Anche quando arrivano dall’epicentro di una tragedia umanitaria, dal mondo che va in frantumi. Lo faccio con la musica che è ciò con cui mi sintonizzo con il mondo" spiega Teardo.