La cantante presenta il primo clubtape italiano "Red Light" con la cover disegnata da Milo Manara
di Santo Pirrotta© Da video
Quello di Elodie è un progetto nato subito dopo la prima data al Forum di Assago. Quella notte l'adrenalina non l'ha fatta dormire, così la cantante ha pensato a quello che era mancato in un evento così importante. Ha pensato al suo pubblico, alle persone che ha guardato in faccia mentre cantava. Ed è nato "Red Light", il primo clubtape italiano. Non è un album né un ep", sono semplicemente sette canzoni (che non andranno in classifica Fimi) da ascoltare tutte di un fiato accompagnate da altrettanti video in cui l'artista balla la lap dance, bacia una donna, si diverte a ironizzare sulla moda e si mostra senza veli. Un'esplosione di sensualità, non a caso la cover è disegnata da Milo Manara, e "cattiveria". E sulle foto di nudo che hanno scatenato mille polemiche spiega: "Sono libera di usare il mio corpo come voglio, c'era bisogno di spogliarsi".
"Non è un album, non è un ep. È 'Red Light', il primo clubtape di Elodie. Sono sette brani tutti mixati senza pause da ascoltare a volume alto e con un cocktail in mano", avverte un video di presentazione. Sette canzoni unite dalle arti magiche di Dardust accompagnate da altrettanti video (uno con Anna Dello Russo) realizzati con la direzione creativa di The Morelli Brothers, gli stessi di "Bagno a mezzanotte". "Sono legata a questo progetto - spiega Elodie - nato dopo il concerto al Forum della scorsa primavera con addosso l’adrenalina di quel debutto, per incanalare quell’energia nella creazione di nuova musica che facesse muovere il pubblico e aggiungesse un altro tassello al mio racconto. Mancava un po' della 'cattiveria'’ del club, di quel mondo in cui sono cresciuta prima di fare la cantante. Volevo raccontare la gente che ho sotto al palco; prima, non sapevo quale fosse il mio pubblico, ora sì. Donne, membri della comunità Lgbtq+, pochi uomini. Anche se per me, ne esiste solo uno: il mio fidanzato". Ai pezzi di "Red Light" sarà dedicato un intero blocco musicale all’interno del suo primo tour nei palasport, Elodie Show 2023, che aggiunge una data il 9 dicembre al Mediolanum Forum di Milano.
© Milo Manara
Elodie ama provocare da sempre, lei che ha fatto della libertà la sua bandiera. Così è arrivata la cover firmata da Milo Manara: "Ho scoperto l’erotismo, la potenza e la libertà del corpo femminile grazie al maestro Manara e alle sue tavole che mi ispirano. L’ho cercato, iniziando un corteggiamento realizzatosi dopo lo 'scandalo' delle foto senza veli". La cantante si è divertita a infastidire, "perché la libertà di esprimermi l'ho sempre avuta, la foto che ha fatto scandalo adesso è diventata la cover di Red Light. Il maestro Milo Manara l'ha interpretata a modo suo, ha tolto la mano dai genitali".
LEGGI ANCHE - Syria bagnata... Elodie in lacrime
Quanto alle foto di nudo, Elodie ha le idee chiare: "Il corpo femminile non dovrebbe destare scandalo. Il corpo è mio ed è un manifesto politico di donna libera. Qualcuno ha detto: 'non c’era bisogno di spogliarsi'. Invece c’è bisogno, siamo libere di esprimerci e usare come vogliamo il corpo. Per fortuna vengo da una famiglia che mi ha insegnato la libertà di espressione e di pensiero". Normalizzare la nudità femminile, per Elodie, è un "atto politico" in questo momento storico, dopo "questa brutta estate per le donne, segnata da tanti femminicidi". Schiva la domanda su Giorgia Meloni, ma sul consiglio della premier alle ragazze di avere la testa sulle spalle e di stare attente quando escono, sottolinea: "Bisogna essere lucidi, ma non bisognerebbe non avere paura. E sensibilizzare gli uomini, che dovrebbero darci una mano. È un momento delicato, ma le donne sono sempre state le più maltrattate nella storia. È giusto puntare i piedi, ma non è giusto che io abbia paura".
© The Morelli Brothers
"Di questa storia che noi dobbiamo essere sempre un passo indietro e capire la fragilità dell’uomo, non ne posso più - attacca - Anche noi che ci innamoriamo dell’uomo anche se ci tratta male: basta. Il punto è che ci convincono, noi ci sentiamo in difetto. Ed è successo anche a me di giustificare questi atteggiamenti. La mia libertà spesso per alcune persone era un problema. Noi donne dobbiamo essere unite, e non imitare gli comportamenti misogini degli uomini, e fare rete come fanno loro... L’uomo ha paura della donna perché la donna crea. La paura del diverso nasce dal fatto che gli uomini ci vedono qualcosa di meglio".