© Claudia Comoni
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La giovane cantante, una tra le protagoniste più interessanti del talent, si racconta in un'intervista a Tgcom24
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Delicata ed eccentrica al tempo stesso, sognante e un po' "Con(torta)", come il titolo del suo primo EP (e del brano portato a Sanremo Giovani 2020) appena uscito. Lei è la delicatissima Enula, classe 1998 e una voce affascinante, giovane cantante tra le protagoniste più interessanti e talentuose dell'ultima edizione di "Amici", che a Tgcom24 racconta il suo primo progetto discografico, nel quale spiccano i nomi di Franco126 e Dardust: "Mi piacerebbe portare la mia musica il più lontano possibile. Chissà fin dove arriverà... prima era solo dentro di me e nella mia stanza, ora ha fatto kilometri, spero ne farà sempre di più..."
Il suo manifesto stilistico è fatto di atmosfere eteree, di testi profondi e un’attitudine urban che rende il suo stile unico, originale e moderno.
Ad anticipare l'EP "Con(torta)" uscito il 21 maggio, il brano "Impronte", scritto insieme a Franco126 e prodotto da Dardust, due collaborazioni importanti, come sono nate?
Franco mi contattò ad Amici e volle scrivere un pezzo con me unendo la produzione di Dario. Sicuramente per me è stata una sorpresa molto piacevole, devo dire che l’idea di poter lavorare con due artisti che ammiro molto, mi rendeva quasi incredula. Mi faceva piacere sapere che loro volessero collaborare con me. Una volta uscita dalla scuola ho avuto modo di incontrare Franco, abbiamo concluso il pezzo e a livello di scrittura c’è stata una bella sinergia, nonostante io sia critica ed è difficile che riesca a trovare punti in comune. Con lui è stato semplice.
Con Dario, (il grande dei grandi, come mi piace definirlo) fu la stessa cosa. Adoro il suo modo di lavorare in studio. È molto professionale. È riuscito a venire in contro al mio mondo spontaneamente. Lo ammiro come artista a 360 gradi.
Come è nata Impronte? Quanto di Enula c'è in questo brano e nell'EP?
C’è tanto di Enula in Impronte. Non esistono pezzi in cui io non metta una parte di me.
Impronte nasce pensando a un amore un po’ tormentato, ma immortale. Un amore nascosto, fuori dalle luci di scena. Protetto da una bolla che non lascia impronta, ma esiste per i soli protagonisti.
Facciamo un salto indietro nel tempo. Quando sei entrata ad "Amici" cosa cercavi e cosa ti aspettavi? Ma soprattutto da dove arrivavi?
Quando sono entrata ad Amici non sapevo esattamente cosa aspettarmi. Tant’è vero che tutto ciò che è succedeva, non me lo aspettavo quasi mai. È sempre stata una sorpresa e anche questo è stato il bello dell’esperienza.
Certo è stata molto impegnativa.
Meglio spiegare le cose che non mi aspettavo. Non mi aspettavo una crescita artistica e professionale così importante, non mi aspettavo di lavorare così intensamente senza mai uno stop, non mi aspettavo di costruire dei veri e preziosi rapporti.
Hai trovato quello che cercavi?
Diciamo che mi ero immaginata poco la situazione. È stata più dura del previsto. Ho affrontato spesso i mostri dentro di me. Le mie insicurezze poi le ho trasformate in forza.
Delusa per non aver vinto?
No non sono delusa per non aver vinto. Penso che le proprie vittorie si creano tutti i giorni ma spesso ce ne rendiamo poco conto perché è più facile dare le cose per scontato. Io confido nell’ottenere delle grandi soddisfazioni nel mio percorso musicale quotidiano. Amici era solo l’inizio, non cosa da poco, ma è dopo gli inizi che viene il bello.
Chi era Enula prima di "Amici" e chi è adesso? (ci dici anche l'origine del tuo nome?)
Il mio nome è quello di un fiore selvatico che mia madre raccoglieva prima che nascessi.
Enula era la stessa ragazza che era prima di entrare all’interno della scuola, con qualche consapevolezza in più.
Ho sbagliato tanto e imparato tanto, per questo mi sono evoluta. Ma rimango fedele alla persona che sono sempre stata. Sicuramente il mondo della musica non è un mondo facile, non per questo mi lascerò cambiare da quest’ultimo. Voglio rimanere la solita “enula sognatrice”, quella che non poggia mai i piedi per terra perché preferisce fluttuare.
Qual è il ricordo più bello e il momento più difficile vissuto al talent?
Il momento più difficile non esiste.. perché il percorso è diviso in momenti diversi ma interamente complicati. Posso solo dire che verso il serale si accusa di più la stanchezza, inoltre lo studio aumenta, per questo all’apparenza può sembrare più difficile.
Come definiresti il tuo stile, la tua identità artistica e la tua musica?
In una parola: VERITÀ
In "Con(torta)" ci sono due brani in spagnolo e uno in inglese... Ti piacerebbe lavorare anche all'estero?
Lo spagnolo è una idioma che adoro. Mi piacciono le sonorità e la dolcezza della lingua.
La mastico molto bene, per alcune esperienze fatte all’estero.
E si, mi piacerebbe portare la mia musica il più lontano possibile.
Chissà fin dove arriverà... prima era solo dentro di me e nella mia stanza, ora ha fatto kilometri, spero ne farà sempre di più.
Che impronta vorresti lasciare nel mondo della musica?
Ma non ho ben idea di cosa vorrei lasciare. Sicuramente l’arte ha il potere del cambiamento. Io vorrei provarci, ci sarà qualcosa che aspetta di essere migliorato ed io sono pronta a farlo.
Come ti sei ritrovata a cantare?
Io penso di essere nata insieme alla musica... fin da bambina quando non parlavo ancora, intonaco melodie. La musica ha sempre fatto parte di me.