L'artista è impegnato in questo momento in un tour in Sud America
Un ritratto giovanile in canottiera bianca con la scritta "Musica è", brano del 1988. Eros Ramazzotti appare così in un murale gigante alto 15 metri, sulla facciata di un palazzo a Lamaro-Cinecittà, periferia di Roma, in viale Palmiro Togliatti, non lontano dalla casa di via Carlo Calisse dove è nato e cresciuto prima di diventare una star internazionale. E' l'omaggio che gli abitanti del quartiere gli hanno voluto fare per dimostrargli il loro affetto e la loro riconoscenza.
"Nato ai bordi di periferia...", recita la sua canzone vincitrice a Sanremo 1986 "Adesso tu", e proprio ai bordi di quella periferia è stata realizzata questa opera gigantesca.
L'autore Cosimo Cheone Califfa ci ha lavorato per 5 giorni insieme ad una ventina di persone, fan e amici, dalla cui idea spontanea è nato il progetto. Eros, che in questo momento è impegnato in Sud America con il suo “Vita ce n’è World Tour” andrà presto ad ammirare l'opera, che verrà inaugurata domenica 23 febbraio alla presenza del padre di Eros, Rodolfo Ramazzotti, da tutti conosciuto come Carlo.
"Abbiamo voluto mostrargli la nostra riconoscenza per tutto quello che rappresenta e quello che continua a fare per noi", racconta a "Leggo" Augusto, amico di infanzia del cantante.
A scegliere la foto e la scritta è stato Ramazzotti stesso a cui il progetto è stato comunicato a novembre. "Musica è" è un brano del 1988, che dà il titolo al quarto album dell'artista, che nella canzone racconta la sua infanzia nella periferia romana: "Nessuno lo sa, ma Eros per noi ha fatto parecchio: ci ha aiutato con la squadra di calcio e ha sostenuto le spese di interventi molto pesanti per persone che stavano male", ha raccontato Augusto a "Leggo".
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