In un'intervista al Corriere della Sera, il cantante ha spiegato che non tollera i negazionisti del virus
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Dal 2016 Fabio Rovazzi inanella tormentoni estivi che si piazzano in cima alle classifiche e nelle nostre teste, da "Andiamo a comandare" passando per "Volare", "Faccio quello che voglio" e "Senza pensieri". Come ha raccontato al Corriere della Sera, quest'anno invece non ci sarà una sua canzone: "La quarantena è stata un periodo buio non solo per l’assenza di stimoli ma per altri eventi drammatici che mi sono accaduti". Il cantante è tornato a parlare della morte del nonno per Covid-19 spiegando che non può tollerare che qualcuno metta in dubbio l'esistenza del virus e della conseguente emergenza: "Quando qualcuno dice che il coronavirus non esiste impazzisco. Ho vissuto una tragedia da vicino".
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Nell'intervista al quotidiano, Rovazzi ha riflettuto sulle manifestazioni in piazza di Pappalardo e dei suoi seguaci: "Il caso dei gilet arancioni in piazza Duomo mi ha stupito. Non per le persone che ci sono andate ma per l’autorità che non si è fatta sentire", spiegando che gli argomenti portati nelle piazze da parte di quello schieramento, che nega l'esistenza della pandemia, gli provocano fastidio e indignazione.
Suo nonno era ricoverato in una RSA la cui "situazione era drammatica. Ho vissuto mesi brutti combattendo contro cose assurde. Avrei potuto fare un post di divisione e attacco. Non l’ho fatto per rispetto del nonno e per non sporcare il nostro rapporto. Con i giorni ho capito che cercare il colpevole per una cosa imprevedibile come questa non era utile", ha dichiarato.
La quarantena e la scomparsa del parente lo hanno bloccato artisticamente: "La mia musica e i miei video sono sempre frutto delle sensazioni che vivo e quindi non mi sarebbe venuto un pezzo allegro", ha ammesso Fabio Rovazzi, che ha spiegato: "La gente adesso ha bisogno di vibe positive. Se ci avessi provato sarebbe uscito qualcosa di finto e la gente se ne sarebbe accorta".
Per questa estate il cantante spera "che sia l’occasione per gli altri artisti di abbandonare i cliché delle canzoni estive. Siamo in una fase di stallo, c’è desiderio di festeggiare ma non c’è la festa. Spero che escano canzoni consone al momento".
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