© Mattia Guolo
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Tra le collaborazioni Marracash e Francesca Michielin
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A 20 anni dal primo album "Turbe Giovanili" e a 5 dall`ultimo disco "Fenomeno", Fabri Fibra è tornato per provare a mettere ordine nel su "Caos". Ed è questo il titolo del nuovo lavoro discografico del rapper di Senigallia, artista da oltre 1 milione di copie vendute, considerato da pubblico e critica un pilastro della cultura Hip Hop del nostro paese.
"Ho impiegato tre anni per scrivere questo disco", commenta Fibra sui social, "per selezionare le giuste strumentali... ringrazio ogni singolo giorno di questi cinque anni, dall'ultimo disco, perché sono serviti a darmi gli stimoli e le idee per scrivere nuovi testi".
Diciassette tracce che raccontano Fabri Fibra in una sorta di viaggio nel tempo, nei ricordi e... nel caos. Ma che guardano anche avanti.
"Questo è sicuramente un disco più personale, parla più di me", spiega Fibra, che per la copertina del disco ha scelto un'immagine scattata sulla spiaggia di Grado: "E' un modo per mettere ordine dove c’è disordine. Dopo anni di assenza dalle scene, avevo bisogno di tornare per mettere fine a quel caos interiore”.
In un video su Spotify poi l'artista risponde a chi gli chiede perché a 45 anni contini a rappare: "A me dà sempre più gusto perché in realtà divento sempre più bravo".
E "Caos" è anche questo, una sorta di dichiarazione d'amore all'hip hop e un manifesto in cui ritrovare i tratti distintivi di Fibra. Dal linguaggio sincero e diretto, uno dei suoi fiori all'occhiello, alla tecnica rap old style, a cui rende omaggio con barre crude, punchline, quel gusto del divertimento ironico e dissacrante che lo ha sempre contraddistinto e uno storytelling puro e lucido nella sua profondità.
Diciassette canzoni che parlano l'una con l'altra dei tanti temi centrali nella narrazione musicale di Fibra, dal successo e i suoi risvolti, al ritorno nel rap game, dalla fotografia dell’elettore disilluso, alla critica verso una società sempre più consumista (“El Diablo”), passando attraverso capitoli "politicamente scorretti" come “Cocaine”, “Noia” sulla noia della "routine, anche quando dorata”, i ricordi del passato con “Stelle” e “Pronto al Peggio” e “Fumo erba”, critica agli effetti negativi della marijuana dopo un uso prolungato o “Nessuno” una storia di "stalking narrata in prima persona” e “Liberi”, che parla dell’importanza di affrontare certi “momenti no” senza sentirsi dei perdenti”.
Musicalmente Fibra strizza l'occhio però anche al pop da hit dell'estate (visto che la bella stagione si avvicina), all'elettronica e all'r&b dai ritmi caldi. Il tutto senza precisi punti di riferimento, nel caos, quello che è dentro di noi e quello che è fuori da noi e nel quale l'artista riesce a dare il meglio di sé.
A "sostenerlo" una rosa di feat di tutto rispetto, che sembra seguire il flusso caotico di questo disco, tanto sono diversi gli ambiti musicali dai quali provengono. Da Rose Villain a Neffa, che cura anche la produzione di uno dei brani "Sulla giostra". E poi Maurizio Carucci degli Ex-Otago, Colapesce e Dimartino, Lazza e Madame, Ketama126, Gué e Salmo e persino Marracash e Francesca Michielin.
“Il rap mi ha veramente dato tanto. Solo grazie alla mia capacità di scrivere rime, farmi spazio con una penna, ho avuto modo di incontrare grandi artisti, collaborare con i miei miti del rap e avere oggi nel mio disco i più grandi rapper e artisti della scena".
L`uscita del nuovo album dà l`occasione a Fabri Fibra di tornare finalmente sul palco. Il Caos Live, Festival 2022, prodotto e organizzato da Friends and Partners, lo porterà infatti sui palchi dei principali festival estivi italiani. Si parte il 9 luglio da Arezzo e si chiude il 3 agosto a Catania. Queste le date: 9 luglio Arezzo, 10 luglio Legnano (MI), 16 luglio Pordenone, 17 luglio Bologna, 23 luglio Romano D'Ezzelino (VI), 27 luglio Castiglioncello (LI), 29 luglio Molfetta (BA), 30 luglio Lecce, 1 agosto Roccella Ionica (RC), 3 agosto Catania.
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