Dal 18 al 29 ottobre in scena al Teatro Parenti di Milano per la regia di Michele Placido
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Un affresco di una scuola francese nel cuore di un'esplosiva banlieue, melting pot di etnie e religioni. Protagonista Fabrizio Bentivoglio, nei panni di un disincantato professore che si scontra quotidianamente con la difficile realtà del multiculturalismo durante il ricevimento con i genitori degli alunni. E' "L'ora di ricevimento", scritto da Stefano Massini e diretto da Michele Placido, in scena dal 18 al 29 ottobre sul palco del Teatro Parenti di Milano.
La banlieue di Tolosa, specchio di qualunque città europea, fa da scenario allo spettacolo, una produzione del Teatro Stabile dell’Umbria. In una scuola, il cinico e disilluso Professor Ardeche, insegnante di materie letterarie, accoglie nella sua classe una miscela di razze e culture che cercano di amalgamarsi giorno dopo giorno. Il giovedì, dalle 11 alle 12, il professore riceve le famiglie dei suoi alunni e con loro si confronta sui problemi quotidiani che i ragazzi vivono, dai piccoli incidenti scolastici al dramma dell’esclusione sociale. Tutto in quell'unica ora di ricevimento settimanale.
"La straordinarietà del testo – racconta Michele Placido –, sta nella capacità di Massini di parlare del contemporaneo. È un testo in cui si preannunciano tutte le problematiche che dovremo affrontare nei prossimi decenni". Dell'autore, il regista pugliese loda la capacità di "mettere in scena tutto questo che noi viviamo in modo, molto drammatico con una commedia. Non una commedia per ridere ma per riflettere, con un momento finale che spiazza tutti".