AL FRANCO PARENTI DI MILANO

Federica Luna Vincenti è una Sissi anticonformista e moderna

"Sissi l'imperatrice" è in scena al Teatro Franco Parenti di Milano fino al 16 marzo

05 Mar 2025 - 12:26
 © Gianmarco Chieregato

© Gianmarco Chieregato

Fino al 16 marzo, al teatro Franco Parenti di Milano, è in scena "Sissi l'imperatrice" Roberto Cavosi, giornalista, autore teatrale e autore di originali radiofonici, vincitore tra gli altri del Premio Histryo per la drammaturgia e del Premio Riccione Teatro 2001, il racconto dell’inquieta e tormentata vita dell’Imperatrice Elisabetta d'Austria, comunemente nota come Sissi. Protagonista è Federica Luna Vincenti, in un sorprendente racconto di una donna che, sottratta all’olografia grazie anche alla pubblicazione dei suoi diari, ci appare in una veste tanto dirompente quanto irriverente.

Antimperialista e disgustata dalle atrocità delle guerre che divampano intorno a lei. Anoressica, in eterno lutto per le morti assurde di due dei suoi figli, Sissi sviluppa una sensibilità dolente e rabbiosa al tempo stesso ma tutt’altro che astratta. Dotata di un feroce sarcasmo, fustigava la Corte asburgica e i nobili – “Una schiatta depravata” – senza mezzi termini. Non lesinava nemmeno a sé stessa tutta l’amara ironia di cui era capace, un modo per nascondere la sua vulnerabilità, la fragilità della sua anima. Un’anima che cercava in tutti i modi di trovare sollievo rifugiandosi nella poesia: amante di Heine e di Baudelaire, componeva lei stessa poesie. Un’anima incredibilmente sfaccettata e instancabile nella continua e contraddittoria ricerca di cosa poter fare per migliorare il mondo e allo stesso tempo di come evadere dalla realtà.

Si dedicava maniacalmente alla cura del suo corpo, della sua acconciatura, alla scelta delle scarpe, una barriera contro il senso di morte che aleggiava intorno a lei. Profeta dell’imminente crollo dell’Impero Asburgico, Sissi ci mostra quel mondo come paradigma del nostro, di un presente in cui le piaghe della sopraffazione, del razzismo e della guerra sono più virulente che mai. Lo spettacolo compone i tratti di una donna tanto anticonformista e animata da desiderio di libertà, quanto frustrata dalla rigidità e spietatezza della corte viennese. Fortissima e debolissima al tempo stesso.

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