La decisione dopo il parere contrario mostrato da alcuni preti e fedeli che ritengono i brani del rapper "provocatori e inadatti"
"Siamo chiamati ad accogliere anche chi si oppone apertamente alla fede cattolica", così l'Arcidiocesi di Reggio Calabria archivia le polemiche di questi giorni sul concerto di Fedez organizzato dal comune in occasione della serata conclusiva dei festeggiamenti della Madonna della Consolazione, in programma dal 14 al 17 settembre. La partecipazione del rapper ha suscitato perplessità tra i portatori dell'effige della Madonna e di alcuni parroci che ritengono "i suoi testi provocatori e inadatti".
Alcuni preti e fedeli, infatti, in questi giorni hanno espresso il proprio dissenso per il concerto del rapper definendolo un evento poco adatto alla celebrazione religiosa, visto le posizioni del cantante sulla fede e il contenuto dei suoi brani. "Il nostro dissenso non è contro Fedez come persona, ma come artista collegato ai festeggiamenti religiosi. È vero che l'amministrazione comunale organizza degli eventi civili, ma sono pur sempre collegati a una festa Mariana - ha spiegato per esempio don Giovanni Gattuso -. Fedez offende il nostro credo e la nostra religione. Qui si tratta di blasfemia. Non parliamo di un artista libero di esercitare la propria fede, si tratta di una persona che manca di rispetto alla nostra fede. Noi andremo in chiesa a pregare e poi corriamo il rischio di bestemmiare la Madonna durante i festeggiamenti civili?".
In risposta alla questione sollevata, l'arcivescovo ha voluto invece lanciare il messaggio dell'importanza dell'accoglienza per i cattolici. "L'Arcidiocesi - è scritto in una nota - pur riconoscendo che la scelta dell'amministrazione comunale ha suscitato reazioni divisive all'interno della comunità, ritiene che sia fondamentale mantenere vivo lo spirito cristiano di accoglienza e dialogo, specialmente in occasioni come questa, che richiamano il profondo significato della fede cattolica. Come cristiani, siamo chiamati ad accogliere non solo chi condivide la nostra fede, ma anche chi è lontano da essa o, in alcuni casi, vi si oppone apertamente".
"La presenza di un artista le cui produzioni musicali possono aver sollevato critiche per il contenuto dei testi - è il pensiero dell'Arcidiocesi - non deve distoglierci dal nostro mandato evangelico: accogliere tutti, anche chi ci insulta, come raccomanda Gesù nel Vangelo, e testimoniare con la nostra presenza e il nostro comportamento il Vangelo della Carità e del perdono".
Anche la Madonna della Consolazione, sottolinea infine l'Arcidiocesi, è simbolo di accoglienza, protezione e conforto per tutto il popolo reggino, credenti e non. "Chi parteciperà ai festeggiamenti civili, indipendentemente dalle sue convinzioni personali, potrà cogliere nella gioiosa devozione del nostro popolo una testimonianza viva di fede e di unità. Anche Fedez, quindi, potrà costatare la profonda adesione del popolo reggino ai valori della fede: avremo occasione di dare testimonianza cristiana".