Fotogallery - Fedez, il primo sorriso dopo la grande paura: l'uscita dall'ospedale mano nella mano con Chiara Ferragni
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Organizzato da Fondazione Fedez e Civis e volto a sensibilizzare nei confronti dell'argomento
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Fedez scende in piazza a Milano, sabato 18 novembre, per continuare la sua opera di sensibilizzazione sulle donazioni di sangue, con un maxi evento aperto a tutti. La Fondazione sostenuta dal rapper e il Civis, ovvero il Coordinamento Interassociativo dei Volontari Italiani del Sangue che riunisce Avis, Croce Rossa Italiana, Fidas e Fratres, allestiranno davanti al Duomo un vero e proprio "villaggio del donatore", che, dalla mattina alle 8.30 al pomeriggio 16.30, accoglierà chiunque voglia conoscere la realtà delle donazioni di sangue, incontrando le unità mobili delle quattro associazioni, con volontari disponibili per istruire sulle modalità e l’importanza di donare sangue e plasma. E chi lo vorrà potrà contribuire anche sul posto per donare alle autoemoteche, previa prenotazione nei giorni precedenti.
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Fedez insomma mantiene la promessa fatta dopo le sue dimissioni dal Fatebenefratelli di Milano, un mese fa, dove era stato ricoverato per otto giorni e sottoposto ad un intervento d'urgenza per due ulcere emorragiche.
"Volevo ringraziare tutta la struttura del Fatebenefratelli, il professor Zappa e soprattutto tutti i donatori di sangue", aveva detto uscendo dall'ospedale: "Cercherò in qualche modo di far accendere un riflettore su questo, perché senza i donatori di oggi non sarei qui". E ci è riuscito: i riflettori si sono accesi e sembra che il rapper non abbia alcuna intenzione di spegnerli.
È il cosiddetto "effetto Fedez". Dopo l'appello all'uscita dell'ospedale, rilanciato dall'influencer anche sui social, l'Avis Lombardia ha parlato di centinaia di persone che si sono messe in fila a donare sangue il giorno stesso. "Praticamente" aveva spiegato Oscar Bianchi, il presidente di Avis Lombardia: "dieci volte tanto una normale domenica e i giorni precedenti". E che si tratti di effetto Fedez lo dimostrerebbe anche l'età media delle persone giunte a donare: "tra i 18 e i 35 anni", come ha spiegato Bianchi.
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"Sono molto felice di essere tornato a casa", aveva detto sui social Fedez dopo gli otto giorni di ricovero: "Voglio ribadire i ringraziamenti a tutto lo staff medico e infermieristico del Fatebenefratelli (di Milano, ndr)", ha aggiunto. Il rapper, che in ospedale ha subito delle trasfusioni che, come ha spiegato, gli hanno salvato la vita, ha ringraziato anche l'Avis (associazione Volontari Italiani del Sangue) che in questi giorni "mi ha lanciato un bellissimo appello - ha detto - a cui rispondo in modo positivo. In queste settimane cercheremo di capire cosa fare per far comprendere l'importanza di donare il sangue".
Il maxi evento di sabato 18 novembre rientra in questo impegno preso dal rapper e della sua Fondazione a fianco dell'Avis.
L'iniziativa punta a sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni che, sulla base dei recenti dati nazionali, sono sempre meno propense a donare.
"Sarà un evento per sensibilizzare sulla donazione e anche per raccogliere sangue. Ci sarò anch’io", ha spiegato Fedez nelle sua Instagram stories: "Sarà presente un’autoemoteca per far sì che si possa donare il sangue. Potranno farlo i donatori iscritti all’Avis di Milano che fino a venerdì si prenoteranno contattando l’Avis via mail o telefonicamente, ma anche chi non è ancora donatore".
Il rapper che ha definito l'evento "una figata che mi gasa", ha spiegato come per tutta la mattina verrà distribuito materiale informativo sulla donazione di sangue e plasma ribadendo: "Sapete quanto mi stia a cuore questo tema. Senza donatori io oggi non sarei qui ad abbracciare i miei figli".